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ni antichi; Bacco di Bandinelli e Mercurio di Fran¬
cavilla. La sala delle guardie ornata di statue anti¬
che. Anche la sala delle Nicchie possiede sei sta¬
tue antiche.
E impossibile descrivere la quantità di cose rimar¬
chevoli contenute in questo palazzo , ma chi lo visita
viene informato di tutto dai custodi. (Per la galleria
vedasi Galleria Pitti).
Palazzo Riccardi. (Via Cavour). Cosimo il
vecchio lo fece costruire nel 1430 da Michelozzi.
Bella e severa è l’architettura di questo palazzo tut-
to in pietra, come quasi tutti gli edifizj fiorentini,
ed è celebre per gli avvenimenti di cui fu testimo-
nio. Appartenne nel 1659 alla famiglia Riccardi che
lo comprò dai Medici. Nel 1814 fu comprato dallo
stato al quale appartiene anche adesso. In esso hav¬
vi una cappella con delle pitture di B. Gozzoli e
una galleria con degli affreschi di Luca Giordano.
Palazzo Pretorio. (Via Ghibellina). Ne fu
cominciata la costruzione nel 1255. Vasari ne attri¬
buisce la prima architettura a Lapo tedesco; ma vi
ebbero parte anche i domenicani Fra Sisto e Fra
Ristoro architetti di S. Maria Novella. Sul finire del
XIII secolo vi prese stanza il Podestà, e nella stes-
sa epoca Giotto vi dipinse i ritratti di Corso Dona¬
ti, di Brunetto Latini e di Dante da pochi anni sco¬
perti. Questo capolavoro dello stile architettonico fio¬
rentino, fu testimone e teatro di tutte le vicissitu¬
dini che desolarono la patria nostra, e che una pic¬
cola Guida non può enumerare, poichè appena un
volume basterebbe a tesserne la storia. Perciò se-
gnalandolo all’attenzione degli ammiratori del bello, e
raccomandandolo agli storici, ci dovremo contentare