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ricevere il sepolcro di Gesù Cristo che l’Emiro Fac-
cardino avea promesso di rapire agl’infedeli; ma fal¬
lita questa speranza, Cosimo II la destinò ad accoglie¬
re i sepolcri della sua famiglia. Questa cappella, ricca
di pietre dure e di marmi preziosissimi, è d’architet-
tura assai barocca. La statua di Cosimo I in bronzo
dorato è di Giovan Bologna; quella di Ferdinando I è
del Tacca. Le pitture della cupola furono eseguite da
Pietro Benvenuti (1828-1837). Sotto questa cappel¬
la vi sono le tombe dei sovrani di Toscana.
S. Marco. (Piazza di questo nome). Nel XIII
secolo fu fondata questa Chiesa, di cui la facciata
è moderna (1780). Celebre divenne questo Conven-
to nella storia politica fiorentina, per esservi vissu-
to il rinomato fra Savonarola, e celebre ancora in
quella dell’ arte per gl’insigni pittori Beato Angeli¬
co e fra Bartolommeo della Porta che vi dimoraro¬
no. La maggior parte dell’architettura dell’interno
della Chiesa è di Giovan Bologna.
Sulla porta maggiore trovasi, un crocifisso di Giot¬
to. A destra di chi entra: l’ Annunziazione affresco di
P. Cavallini; un quadro di Santi di Tito; la Vergi¬
ne in trono di Fra Bartolommeo; una Madonna, mo-
saico trasportato da Roma nel 1607: S. Domenico e
S. Raimondo, affresco somigliante ad un mosaico. Sor¬
tendo dal coro la piccola porticina a destra introduce
nella cappella del SS. Sacramento. Quindi a sinistra
la cappella di S. Antonino, Arcivescovo di Firenze ;
architettura e statua del Santo di Giovan Bologna;
sulle pareti due affreschi del Passignano rappresen-
tano i funerali di S. Antonino ; la cassa del Santo è
del Portigiani; le statue sono del Francavilla ; il
quadro dell’altare è di Bronzino; quello a destra è di