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pelliti i due storici di questo nome Gian Matteo e
Filippo. Un quadro composto d’un gran numero di
figure rappresentante l’Assunzione è del Perugino.
Una copia del giudizio universale di Michelangelo è
di Ales. Allori, del quale sono anche gli affreschi
della cappella. S. Domenico statua di Marcellini e
S. Francesco di Cateni.
La cappella dell’ Annunziata è ricca di marmi, e
l’altare risplende d’argento e di pietre preziose. Il
disegno della medesima è di M. Michelozzi (1448).
Il padiglione che fu aggiunto nel XVII secolo ne gua¬
sta le proporzioni. L’immagine della Vergine tanto
venerata, è secondo Vasari di Pietro Cavallini, e
dalla popolare tradizione viene attribuita agli angeli.
Come lavoro artistico questo dipinto ha poco valore.
Non viene scoperto che in occasione di qualche gran¬
de avvenimento, o in tempi di pubblica calamità. La
testa del Cristo sull’altare è d’Andrea del Sarto. La
cappella che gli serve come di coro è tutta incrostata
di marmi a mosaico e vi si conserva un crocifisso in
legno di A. da S. Gallo. Tornando fuori di Chiësa ed
entrando nel corridore che conduce al Chiostro, vi si
trovano: gli affreschi del corridore medesimo di Poc¬
cetti. L’architettura del Chiostro è del Cronaca e di
Baglioni. Gli affreschi sono di Poccetti, di A. Ma¬
scagni, Matteo Rosselli e Ventura Salimbeni (1542-
1650). Ma ciò che merita un’ attenzione tutta partico¬
lare è la celebre Madonna del Sacco d’Andrea del
Sarto (1525), che è sulla porta che dal Chiostro in¬
troduce in Chiesa.
Dal Chiostro si passa nella Cappella di S. Luca
dipendente dall’ Accademia di belle Arti ove osser-
vasi : un S. Luca di Vasari; una Trinità d’ A. Bron¬