CAMPANILE.
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Le altre quattro statue a settentrione, sono di Luca della
Robbia e Nanni di Barlolo.
Le statuette sulla porta, e i basso-rilievi rappresentanti
le sette opere di misericordia, e alcuni fatti del vecchio te
stamento, sono d’ Andrea Pisano. — Fidia, Apelle, Platone,
Aristotile, Tolomeo, Euclide, e i sette Sacramenti, sono di
Giotto. — I basso-rilievi rappresentanti la Grammatica, la
Filosofia, la Geometria, l’Astronomia, e la Musica, sono di
Luca della Robbia.
Dalla Piazza del Duomo si entra a settentrione in Via
del Cocomero, dove trovasi il
Teatro del Cocomero, che ha 81 palco, e può contenere
circa 1500 spettatori. — Vi si danno generalmente delle
rappresentazioni in prosa, ed il prezzo ordinario d’ingresso
è di un paolo. — In questa stessa strada vi è il
Palazzo Gerini (N° 6031), la di cui architettura è attri¬
buita a Bernardo Buontalenti, e che è stato ingrandito e
restaurato da Gaspero Paoletti. Contiene una Galleria ove
sono da osservarsi parecchi cassoni dipinti da Piero di Co¬
simo e da Domenico del Ghirlandajo; alcuni paesi di Swan-
feld; un ritratto della moglie d’Andrea del Sarto, dipinto
da lui stesso, e un quadro di Carlo Dolci.
A destra della Via del Cocomero è una strada che prende
nome dal
Palazzo Pucci (N° 6116), fabbricato nel 1748 dall’ ar¬
chitetto Paolo Falconieri.
In faccia a questo Palazzo vi è il
Palazzo Incontri (N° 6118), costruito verso la fine del se¬
colo Decimosettimo col disegno di Lodovico Incontri suo
proprietario. Le pitture della volta del gran salone, sono
d’Anton Domenico Gabbiani.
La Via Pucci termina ad una Piazzetta con la
Chiesa di S. Michelino Visdomini, che fu ricostruita ver
so il 1553 da Michele Pacini.
Pitture in Chiesa. — La Natività, di lacopo d’ Empoli.
La Madonna con Gesú e parecchi Santi, lacopo da Pontor¬
mo.
S. Tommaso da Villanuova, Agostino Veracini — La