Full text: Nuovissima guida illustrata della città di Firenze e suoi dintorni

1301, e malgrado la capitolazione i Bianchi furono impri¬ 
gionati e le loro case incendiate. L’illustre Autore della 
Divina Commedia era in quel numero e dovette esulare dalla 
sua patria che lo vide morire in paese non suo. Triste con- 
seguenze di quel periodo sanguinoso in cui pontefici ed 
imperatori agitavano le faci della discordia, e rimanevano 
freddi spettatori di lotte fratricide che decimavano la sven- 
turata Italia, orbandola de’ suoi più cari figli. 
Per porre un termine alle lotte intestine o per meglio 
vendicarsi del coraggio de’ Fiorentini, che non veniva mai 
meno, Roberto re di Napoli, chiamato in loro soccorso, spedi 
a Firenze quale suo Vicario, Gualtieri di Brienne, duca di 
Atene: e la repubblica, sperando un bene dal novello regime, 
al despota proconsole affidava intiera ed a vita la signoria. 
Ma l’animo spregevole del Gualtieri non poteva tardare a 
far conoscere quanto fallaci erano state le speranze dei Fio- 
rentini. Ambizioso ed amante di regno, mal soffriva che 
le ultime reliquie del governo repubblicano fossero d’osta- 
colo a’ suoi desiderii — tentô dunque distruggere quello 
che i secoli avevano sanzionato — un tal procedere sollevó 
tutti i partiti contro di lui: e solo un anno dopo il suo 
arrivo, il 26 luglio, stanchi i cittadini di sopportare il peso 
di tanta tirannide, si ribellarono ed il duca Gualtieri, ab- 
bandonato da’ quei pochi amici che ancora erangli rimasti, 
fu costretto a lasciare quella città che libera l’aveva con 
tanto favore accolto mentre egli voleva renderla miserabile 
schiava. 
Sebbene il partito Ghibellino non potesse quasi più rial- 
zare il capo, pure Firenze non era tranquilla — altre lotte 
l’agitavano: quelle dei Ricci e degli Albizzi. A compier 
l’opera miseranda, venne la peste del 1348 che ridusse gli 
abitanti a poco più di un terzo. Cessata appena la peste, fu 
Firenze assalita dalle armi ghibelline di Giovanni Visconti 
(1351-1353) e dai Pisani (1363-1364). ma ne usci sempre 
vittoriosa. 
Cessati i pericoli al di fuori, nel 1378 avvenne la nuova 
sommossa conościuta sotto il nome di sollevazione de’ Ciom- 
pi, conseguenza della quale si fu che il potere rimase in 
mano al popolo. E si fu allora che nei fasti della patria ap¬ 
parve il nome dei Medici — e Silvestro gonfaloniero, am 
bizioso ed astuto cittadino, sostenendo le parti del popolo.
	        
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