DELLA CAPPELLA
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con incredibile stupore, e l'vna, e l'altra; o ve¬
ro vna terz,a specie artifitiosißima, la qual fà
che non sia ne questa, ne quella: mette in dubio
i riguardanti, che sia maggior miracolo, l'In¬
ventore, ò l'inuentato? Chi sia stato di maggior
animo, colui che ha voluto che si faccia, ò chi ha
preso à fare? L' Architetto, ol Autore? Chi
ha comandato, o chi hà vbidito. Ma dicasi
pure che l'Inuentore, e chi hà comandato è il sou¬
rano, essendo che è vn solo, e quelli che hanno
preso a fare, & obedire gia per lo spatio di tan-
ti anni sono innumerabili. E vero, come hò
detto, che la Pittura, e Scoltura, con di ßsimili
maniere dall' vsate qui fra di loro gareggiano:
ma se si considera bene, ambedue sono d'accordo
a contrastar con la Natura.
Zeusi vi si prouò, e gli riusci felicissimamen¬
te; poiche dipinte l'Vue, comparuero, benche fin¬
te, tanto alle vere somiglianti, che furono for-
Xati gli Vcelli à correrui, e beccarle.
Non meno felice fu Parrasio nella pittura del
la finta cortina, doue con bellissimo inganno,
vinse l'istesso Zeusi. Ma qui l'Uue, gli Vcelli,
i fiori, i frutti, & ogn altro sembiante si con¬
templa cosi al viuo espresso, che ne abbaglia, e
delude i sensi: e da qui innanzi sarà di mestiere
che