te VI. concesso amplio Privilegio, come alle prime Univer¬
sità del Mondo, come pure fu privilegiato dall’ Imperatore
Carlo IV. con suo Diploma fatto in Praga nel 1364. Dice
Matteo Villani che fu bandita questa nuova Università per
tutta l’Italia, facendo venire da ogni parte uomini grandi
per Lettori, dove tanto essi, che gli scolari ottennero
grandissimi privilegi. Questo Studio fu dipoi nel 1472. tra¬
sportato in Pisa, essendovi restate solo in Firenze alcune
poche letture le più necessarie anco in questa Città. In
questo luogo fu fondata un’ Accademia composta di uomini
dotti, sotto nome di Accademia degli Umidi dalla quale
dipoi si creò nel 1541. l’Accademia Fiorentina trasferen o
Cosimo I. nel Consolo di essa l’autorità del Rettore dello
Studio sopra le cause dei dottori, scolari, e librai. Da
detta Accademia Fiorentina se ne creò la celebre Ac-
cademia della Crusca, per dare ottime regole, e precetti
della Toscana lingua. Vi si aduna anco in questo luogo
l’Accademia degli Apatisti fondata da Agostino Coltellini ,
dove in alcune sere dell’ anno vi si recitano diverse eru-
dite composizioni, Orazioni, e vi si esercita da bravi Let¬
terati il Giuoco del Sibillone. Sopra la Porta di strada di
questo Studio vi è scolpita la testa di marmo di Dante,
sotto al quale vi si legge Auditoria omnium facultatum
Studii Flor.
Palazzo già de’ Salviati passato la Madonna de Ricci.
Questo fu fabbricato sulle antiche case de’ Portinari col
disegno di Bramante Lazzari architetto di gran nome. In
questo Palazzo vi fu rileyato il Granduca Cosimo I da
Maria Salyiati sua Madre, vedendovisi nel Cortile una
Statua di marmo con corona in testa, e scettro in mano
rappresentante il detto Granduca; questo Palazzo è stato
acquistato non è troppi anni dal Cav. Ricciardi, dove esso
di presente abita avendolo riabbellito, e rimodernato con
quartieri e comodi di ottimo gusto.
Palazzi della Famiglia Strozzi al canto de Pazzi, l'uno
dirimpetto all' altro. Il più antico era in avanti della Fa¬
miglia de’ Pazzi, come dalle sue armi apparisce fabbricato
col disegno di Filippo Brunelleschi; ora appartiene alla
Fa¬