Full text: Cambiagi, Gaetano: Ristretto di notizie della città, chiese, palazzi, statue ed altri monumenti che si vedono esposti al pubblico in Firenze

parti dando la metà gratuitamente ai Buonomini, 
l'altra metà alla Compagnia dei Sarti, ove gli uni, 
e gli altri tuttora godono. 
S. Apollinare. Questa antichissima Chiesa che di pre- 
ſente non sussiste più era accanto al Palazzo del Potestà, 
o sia del Bargello dando il nome alla Piazza avanti di 
essa, e si crede fabbricata fino del 500. col titolo di Ba- 
filica, avendo i suoi Canonici che ne erano i Patroni, 
e indi paſsò l'Juspatronato nel Vescovo di Firenze; ma 
nel 1592. alle istanze del Gran Duca Ferdinando I. fu 
concessa la Chiesa di S. Michele Berteldi ai Padri Teatini, 
dai Monaci Olivetani che ivi abitavano, e in ricompensa 
fu unita al Monastero di Monte Oliveto questa Chiesa di 
S. Apollinare coll’ obbligo di tenervi un loro Religioso 
per Paroco, che seguitò fino all' Anno 1644. e da ivi in 
poi elessero un Prete Secolare amovibile Questa Chiesa 
era a tre navate con cinque cappelle per parte, oltre l'Al¬ 
tar maggiore. Essendo la medesima anni addietro stata 
abolita, vi fecero in questo luogo in parte le carceri del 
S. Ufizio, e per d’ avanti alla piazza alcune botteghe, 
vedendovisi tuttavia le Porte ove si entrava nelle tre 
navate d' essa Chiesa, e di presente nel 1781. vi furono 
posti i Carcerati per debiti civili, adunandosi quivi in 
alcune stanze contigue il Magistrato delle Stinche per 
fare, e terminare gli accordi con i Creditori. 
S. Maria deol’ Alberighi. Ancor questa era una dell' 
antichissime Chiese Parrocchiali della Città, fondata 
come si crede dall’ antica Famiglia Alberighi, e che dal 
1348. fino alla sua estinzione fu di Juspatronato dei 
Popolani. In essa eravi in antico un solo Altare secondo 
l'uso de' primitivi Cristiani, che era un chiaro argo¬ 
mento dell' antichità della medesima, ma nel secolo pas¬ 
ſato ve ne furono eretti altri due laterali. Questa Chiesa 
su demolita, e incorporata nell’ accrescere, e rinnovare 
l'annessa Chiesa della Madonna de' Ricci, che la metà 
è adesso la Tribuna dell'Altar maggiore di questa, e l’al- 
tra netà la Sagrestia; si entrava dalla Piazzetta degl’Al- 
berighi dietro la Diacciaja, sulla porta della quale legge- 
vasi
	        
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