fabbricate da Carlo Magno, e si chiamava S. Stefano a Pon-
te per la vicinanza del Ponte vecchio, e da altri S. Stefa-
no ad Portam ferream per esser la sua porta soppannata di
ferro, come lo è anco di presente, nella quale vedesi an-
cora confitto un ferro di cavallo di cui non se ne sa la vera
cagione. E' ufiziata dai PP. Agostiniani della Congrega-
zione di Lecceto ai quali fu concessa nel 1585., ed è una
delle antiche Priorie di Firenze con cura d’Anime. L’Al-
tar Maggiore, il Coro, e tutti i lavori di pietra che at-
torno si vedono, furon fatti a spese del Marchese Antonio
Maria Bartolommei nell' anno 1638., e seguenti, e il Pa-
liotto di bronzo che quivi esiste col martirio del Santo è o-
pera di Ferdinando Tacca fatto a spese del Marchese Giro-
lamo Bartolommei figlio del sopraddetto.
S. Firenze, o Chiesa dei Padri dell' Oratorio di S. Filip-
po Neri ai quali fu concessa questa antica Chiesa nel 1640.
Nel 1645. fu principiata la fabbrica della nuova Chiesa col
disegno di Pier Francesco Silvani, che fu proseguita nel-
la forma che in oggi si vede e accresciuta nel 1668. con
la Tribuna col disegno di Antonio Ferri, e nel 1715. fu
terminata. con la facciata disegnata da Ferdinando Ruggieri
ma siccome nel 1648. il Senatore Giuliano Serragli lasciò
Eredi questi Religiosi, col moltiplico di questa Eredità non
solo accrescerono e fabbricarono un comodo, e vago Con-
vento, ma negli scorsi anni essendo stata gettata a terra
l'antica Chiesa di S. Firenze fecero fabbricare il nuovo
Oratorio abbellito di Coretti, e stucchi nella forma che
di presente si vede, col disegno del Sig. Zanobi del Rosso
ove questi Padri a forma del loro instituto in tutte le Fe-
ſte dalla sera d'Ognissanti a tutto il Carnevale fanno dei
bellissimi. Oratori in musica con fruttuosi discorsi.
Palazzo del Potestà, inoggi detto del Bargello, fu prin-
cipiato nel 1250. col disegno di lacopo Tedesco Padre d'
Arnolfo con la Torte che vi si vede; nel qual tempo es-
sendo Firenze pieno di Torri alte fino a br. 120. fu ordi-
nato, che tutte si tagliassero e riducessero all’ altezza di
br. 50., e dello pietre che cavarono si ampliò la Città
oltr' arno. Questo Palazzo la notte de' 28. Febbraio 1331.
bru¬