45
SOPRA LE MAREMME.
pre pieno d'acqua, perchè in tal maniera non si
prosciugando nell' Estate, il di lui fangaccio non ri-
bolle, e non tramanda esalazioni pestilenziali
La forma della spiaggia del nostro Mare, è quella
che per necessità meccanica rinterra le bocche de
fiumi, e ne impedisce il libero scarico nel Mare, co-
me feci vedere a c. 356. del T. I. e a c. 214. del
III. Per noſtra disgrazia non potiamo mutare la for-
ma di essa Spiaggia, ma solamente potiamo procura-
re ch' ella ci faccia minor pregiudizio. Fa di me¬
stieri adunque tenere più aperte, e pulite che sia pos-
sibile le bocche de' fiumi, invigilare che sieno a sot-
tovento, e a seconda della corrente del Mare, e se
coll' incanalare i fiumi si potesse dar loro una mag-
giore, e più impetuosa caduta, si otterrebbe che da
per loro manterrebbero sempre libera e sbarazzata
la foce. Il dar regole per la direzione de' fiumi non
è mio assunto, e neppur’ è da tutti gl’Ingegneri
d'Acque, poichè per il bisogno delle Maremme, fa
di meſtieri avere l'occhio a più cose assai, di quelle
che occorrono, per cagion d’esempio, nel Valdarno
di sopra. Se non si potesse incanalare, e far piglia-
re caduta notabile ad un fiume grande, servirebbe
il potervi voltare un fosso,o un fiumicello, il quale
entrando con impeto nel fiume maggiore vicino alla
sua foce, potrebbe giovare a tenerla aperta. Sicco-
me il Mare tempestoso impedisce sovente lo scolo
de' fiumi, e gli fa ringorgare, e spagliare le loro ac-
que per la Pianura adiacente, non potendosi evita-
re tal disastro, è necessario procurare ch’ egli rie-
sca meno nocivo. Bisognerebbe adunque lasciare ad
ogni fiume, per gran tratto del suo ultimo corso, uno
spazio morto di terreno da ambedue le ripe, che
cominciando assai largo vicino allo sbocco del fiume
nel Mare, vada sempre gradatamente ristringendosi
a mi¬