Full text: Volume V (5)

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DESCRIZIONE 
tenti, come stracchi stanno quieti, et come sani si go¬ 
dono in pace, havendo come feroci provata la guerra 
lo sdegno di S. A. la scarsità del vivere, et il frutto 
delle passate discordie. Solamente ne' Consigli e Ma- 
gistrati loro potrebbono essere più concordi, ma il Gran 
Duca col prudentissimo giudizio suo tosto rimedia al 
tutto, mandando homini di Firenze, i quali con ra- 
gione divisano le cose, et con autorità comandano l'e- 
secuzione, et odono come pratiche gl'homini antichi 
de luoghi, et come saggi, e periti dell' Arte perchè 
da primi s' intende, et da secondi s' impara. Restami 
solo a dire a V. A. come veggendo si poche memorie 
di si nobil Città, ho scritto queste parole 
Umbrorum quondam fui potens, & florida Civi- 
tas, tum me Pelasgi, Latinique sedem fecere: fui una 
ex illis tribus, quae olim Capita Haetruriae erant; 
deinde facta sum Romanorum Colonia, sub Regibus 
et Civibus redacta meis. Nunc leta pace fruor sub 
Ferdinandi Medices Inclyti, & Magni Haetruriae Du- 
cis imperio. 
Cortona parla. 
Città degl'Umbri fui alta, e potente, 
De Pelaſgi, e Latini indi fui seggio, 
E delle tre, che già furno in Etruria 
Sovrane a tutte l'altre un’ ancor fui; 
Colonia de' Roman poscia divenni, 
Mi dominaro i miei et anco i Regi 
Hor lieta, e in pace godo sotto il giusto; 
Ferdinando de Toschi inclito Duce. 
Di¬
	        
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