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MOFETE
al sopraddetto luogo, in compagnia di una guida
mi aveva fatto prender la strada lungo un piccol t
rente, che scaricava in Arno le Acque del Poggio
gnole, e quelle ancora Zulfuree, che mi si fece sen
re un alito forte e penetrante di Zolfo. Avanz.
poi che sui di cammino da 300. passi doppo il pri-
sentore di detto alito Zulfureo, trovai che nel mea
simo Borro o letto del Fosso scaturivano dal fondo
tra quei sassi più Polle di acqua, che gorgogliava
bolliva assai forte, senza che però avesse grado alcui
di calore , anzi compariva più fredda della rimanent
che veniva dal di sopra del Fosso . Le Polle di que
acqua nascente occupavano lo spazio di 12. o 15, pa
neli alveo del Torrente, dentro il quale spazio da
ne ravvisai maggiori assai delle altre, e che più g
gliardamente rumoreggiavano e bollivano, e moltiss.
me erano le altre minori sparse più quà, e più la
anzichè quasi tutto quel tratto poteva dirsi un buli
chio di acque, che nascevano di sotto quei sassi, e a
quel terreno ; e quivi più che altrove esperimentava
penetrante e forte l’accennato alito Zulfureo, che v
lendosi con l'odorato accostare sopra a quelle pozze
scaturigini maggiori di acqua, dove anco più for
vedevasi il bollore, non si poteva assolutamente resisi
re al detto alito, senza il rischio di rimanere offe
tanto era forte e soffogante. Una ben chiara ripro
di questo erane un incredibile quantità d' Insetti, e
altri animaletti parte sbalorditi, parte affatto mort
che trovansi tutte le mattine caduti a quelle ripe, u
voler passare di sopra alle dette scaturigini di acqua
o accostandovisi quelli per bere. Fui di più assicurat.
da persone di quei contorni, che nelle mattinate d
Autunno,e del passo degl' Uccelli, trovansene di que
li morti o sbalorditi intorno le dette acque sino delle
centinaia, sicche quei Paesani si servono di questo 1
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