364 VIAG. DA FIGLINE AMONSOGLIO.
ti, e utrinque acuminata est: rotta poi apparisce den-
tro di più colori, cioè nel mezzo di color di Terra
d'Ombra, o Umbria, intorno a questo vi è un an¬
nulo di color nero, il rimanente, fino alla estremi¬
tà, o circonferenza, è di colore più pieno di quello
del centro, e tutti questi diversi colori sono aspersi
di certi lustrini, come la polvere nera da scritto.
Nel medesimo luogo oſservammo uno Spato, o
Tarso, di quello che suole incrostare, e tagliare i massi,
scissile come gli altri, ma macchiato di colore scuro.
Osservazioni fatte a Monsoglio.
Opo gran tratto di ſtrada avvicinandoci alla Vil-
D
la de’Signori Peruzzi, adeſso de' Signori Mar
chesi Capponi, detta Monsoglio, in distanza di più d'
un miglio da essa, e dopo poi anco fino all' Ostería
detta delle Capannelle, osservammo che tutto que
poggio coſta di Tufo di diversa grana e colore, solo
che nella sommità dove è situata la detta Villa non
vi è Tufo, ma bensi filoni grandissimi di pietra du
rissima, simile a quella del monte della Lastra per
la ſtrada di Pisa, con poca terra, ma pingue, e di-
versa dall'accennato Tufo, quale di li a poco segui-
tando per la strada si trova. Anzi per quel che si
potè vedere, questa sommità è simile ad uno sco
glio di sasso, che spuntasse fuori da un mare di re
na, o tufo. Quivi sono molti campi, ne quali non
si trova più Tufo, ma bensi grossi filoni di Macigno,
e Pietra Serena, in alcuni luoghi nudi, particolar
mente vicino alla strada, in altri poi coperti di molta
terra di colore buio, pingue, e feconda, nella qua¬
le mescolata con frammenti, e scappie di sassi, sono
poste Viti e Ulivi, che vi allignano benissimo, il
che non fanno nel Tufo circonvicino. Anzi in que-
sto