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DI SEMIFONTE.
Jacopo, che fue lo terzo sigliuolo di Aldobrandino
di Alibrando di Scoto, fue lo padre di Messer Pace
Scrittore della presente Istoria. Questo intese negli
ſtudj delle Leggi, e condottosi nella etade di circa
XXX. anni, e pervenuto uno valente e ridottato
Giudice, riſolſesi torre donna, e a sommoſſa di Meſ-
ser Bindo suo fratello tolse una figliuola di Duran-
re Chiaramontesi vocata Cosa, che fu mia madre,
ed ebbe una delle folgorate dote di quegli tempi,
ma ciò si seguio per opera di Messer Ugo Altoviti
come che suo intrinsico amico egli fusse, della quale
Cosa sua donna ne ebbe più sigliuoli, degli quali a
ſuo luogo faremo menzione. Ora prima che più
inoltrarmi, accade toccare uno motto degli onori e
dignitadi di mio padre, si per essere suti quegli tali
che meritano essere mentovati, si ancora perocchè
agli miei sigliuoli, e discendenti fia meno difficile
saperle, e per avere cagione di all' alte, e magni-
fiche cose voltarsi.
Fue Messer lacopo da Certaldo, che cosi era
chiamato, uno valente, e ridottato Giudice, e dalla
Città tutta negli suoi tempi in grande istimazione
e pregio tenuto, sicchè quando la Cittade elesse lo
governo dello Priorato, intervenne egli in cotale Ri¬
forma, e negli pubblici Consigli sopra tale Riforma
più fiate egli arringòe, e inbuondato ascoltati e ap¬
prezzati furono ſempre gli suoi ſaldi pareri. Lo an¬
no poi MCCLXXXVIIII. sedè degli Priori per lo
Sesto di Oltrarno, che fu da mezzo Aprile a mezzo
Giugno, e perocchè in cotale Magistrato ancora non
risedea lo Gonfaloniere di Giastizia, ognuno, e cia¬
scuno di quegli, che cosi risedea, godea negli gior-
ni del Propostato suo la suprema dignitate. Seden¬
ne ancora da mezzo Febbraio a mezzo Aprile in-
fra
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