Full text: Volume V (5)

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DI POGGIBONSI. 
l'altra parte portandosi bene insieme, multipricavano 
più un di che l'altro, l'uno e l'altro borgo, in quel tem- 
po nacque una inimicitia in nel borgo di Camaldo 
tra dua Capi Cittadini venuti dalla distrutta Fiesole, 
cioè Asturpio di messer Fiesolano Lunati tagliò a pez- 
zi Anfretone figlivolo di Camaldo, il quale era Ca- 
po di tutto il populo, e gli fu posto nome Chamaldo 
e nota per lui dirivò el Borgo di Camaldo, e per lo 
suo nome fu cosi chiamato, che era gran richo, e fece 
fare le prame abitatione, era sopra el monte in nel più 
forte luogo, come principale, come per le storie si 
dichiara 
Avendo morto Asturpio Anfretone, per dubio e te- 
ma de Fratelli et de sua parenti, et perchè aveva 
grande seguito, perchè era principale del borgo, e più 
potente, e più richo, Asturpio si parti dal Borgo, e 
andossene di la appresso a un monticello, con quatro 
sua fratelli e amici e parenti e sua Jeguaci, e quivi 
si afforzificorno per modo che non poreva essere offeso 
da i suoi inimici, e fece uno bastione e trinciere mol¬ 
to forte, e andavavi molta gente del paese, per mo- 
do che in poco tempo fu uno buono Castello, e forte 
e bene habitato, e fu nelli anni del nostro Signiore 
lesu Christo 1033. come nelle Istorie di Sasso Cata- 
nio si dichiara. In breve tempo multipricò, e crebbe, 
e chiamossi per lo nome di Asturpio, cioè Poggio Astur¬ 
pio, e sempre nimicho del borgo di Camaldo, vitenen- 
do e racetando tutti li loro nimici, et averfari, non 
fidandosi, chome nelle istorie si dichiara. E perchè nel 
Castello non havevano acqua viva, fece fare una bel- 
la fontana di sotto nella pendice verso il fiume, e si 
chiamava la Fonte a Lunati, per lo nome della sua 
antica casa, murata di mattoni e pietre choncie, con la 
sua insegna uno scudo biancho dentrovi uno Leone azur 
ro, con una Luna rossa in braccio. 
Già
	        
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