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DI POGGIBONSI.
l'altra parte portandosi bene insieme, multipricavano
più un di che l'altro, l'uno e l'altro borgo, in quel tem-
po nacque una inimicitia in nel borgo di Camaldo
tra dua Capi Cittadini venuti dalla distrutta Fiesole,
cioè Asturpio di messer Fiesolano Lunati tagliò a pez-
zi Anfretone figlivolo di Camaldo, il quale era Ca-
po di tutto il populo, e gli fu posto nome Chamaldo
e nota per lui dirivò el Borgo di Camaldo, e per lo
suo nome fu cosi chiamato, che era gran richo, e fece
fare le prame abitatione, era sopra el monte in nel più
forte luogo, come principale, come per le storie si
dichiara
Avendo morto Asturpio Anfretone, per dubio e te-
ma de Fratelli et de sua parenti, et perchè aveva
grande seguito, perchè era principale del borgo, e più
potente, e più richo, Asturpio si parti dal Borgo, e
andossene di la appresso a un monticello, con quatro
sua fratelli e amici e parenti e sua Jeguaci, e quivi
si afforzificorno per modo che non poreva essere offeso
da i suoi inimici, e fece uno bastione e trinciere mol¬
to forte, e andavavi molta gente del paese, per mo-
do che in poco tempo fu uno buono Castello, e forte
e bene habitato, e fu nelli anni del nostro Signiore
lesu Christo 1033. come nelle Istorie di Sasso Cata-
nio si dichiara. In breve tempo multipricò, e crebbe,
e chiamossi per lo nome di Asturpio, cioè Poggio Astur¬
pio, e sempre nimicho del borgo di Camaldo, vitenen-
do e racetando tutti li loro nimici, et averfari, non
fidandosi, chome nelle istorie si dichiara. E perchè nel
Castello non havevano acqua viva, fece fare una bel-
la fontana di sotto nella pendice verso il fiume, e si
chiamava la Fonte a Lunati, per lo nome della sua
antica casa, murata di mattoni e pietre choncie, con la
sua insegna uno scudo biancho dentrovi uno Leone azur
ro, con una Luna rossa in braccio.
Già