DI STAZZEMA.
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che del Ferro in questo monte ce ne sia moltissimo,
poichè verisimilmente questa deposizione di sugo
Ferrigno si è fatta in molti luoghi, ed a grandi
piazze. Finalmente ſi conoſce non essere ſempre ve-
ro, che i monti dove sono le Minière sieno stérili,
mentre questo è tutto vestito di rigogliosissimi Ca¬
stagneti.
Molti pezzi di questa vena di Ferro hanno una
grana silamentosa, quasi fosse composta di minutissi¬
mi peli di color piombato, ma lustranti e posti a
diacere: tra essi peli si vedono frequentissime tes-
sule, o faccette,o scagliettine metalliche, e lustran-
ti, perlopiù quadre, simili ai lustrini della polvere di
Ferro talcoso che viene dall' Elba; e di queste tessu-
le ſe ne vedono anche nella vena più densa, ed
uniforme di sostanza.
Vi sono dei pezzi d'ambedue queste forte di ve¬
na, cioè della filamentosa, e della densa, che nell'
interno sono gremiti di minute cavernette, o spon¬
giosità simili a quelle del pane, ripiene d'una polve-
re finissima, di colore di terra d'ombra, la quale e
una soluzione, o un Croco di Marte fattosi natural-
mente senza fuoco, sino d'avanti che la vena fosse
estratta dal monte. In verità doppo che ella è stata
estratta, e lasciata fuori esposta all'ingiurie dell' a-
ria, che sono molti anni, ella non ha- patito niente
affatto, e non vi si è formata sopra ruggine alcuna;
anzichè la vena si mantiene lustrante e pulita, come
se fosse stata cavata il giorno avanti. Per maggior
riprova di questo, osservai che sopra a molti pezzi
erano nati diversi gruppi di pianticine di Musco, e
si mantenevano verdi, il che non sarebbe seguito,
se l'acque avessero disciolta in ruggine caustica la
superficie della vena
Altri pezzi di questa vena sono mescolati ed im¬
pa¬