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di Fiesole, ma con grana. quasi silamentosa, e regge
allo scoperto meglio della Pietra Serena: ve ne ha
di quella che ha mescolate tralla grana certe sottilis-
sime molecule di terra, e certa polvere nera distesa
a suoli; e finalmente ve ne ha di differente durez-
za, e reſiſtenza all' ingiurie dell' aria. Vi è una sor-
ta di questa pietra, di cui si servono per i pavimenti
delle strade, e che quando è bagnata dalle pioggie
apparisce dipinta di linee nere concentriche perlo¬
più circolari, o ellittiche alla foggia de' Bezoar Si
cavano tutte queste pietre dalle pendici de Monti
Pisani, che acquapendono nell' Ozzari, e sono com-
preſe nello Stato della Repubblica. Le principali ca-
ve ſono nella pendice detta Monte di Vorno, e vi so-
no di grandi saldezze da poterne cavare delle colon-
ne, come si può vedere nella parte del Palazzo dell
Eccellentissimo Principe, fabbricata modernamente.
Nella prima ſpecie, simile alla Pietra bigia di Fie-
sole, ma ſilamentoſa, oſſervai una bizzarra particola-
rità. Nella facciata d' un Palazzo vicino alla Stam-
peria del Signor Venturini, sono certi stipiti di fine-
stre torti ad arco per indentro, ed imbarcati appun¬
to come ſe foſsero ſtati di legno, sicchè fanno brut-
to vedere. Il Signor Martini, al quale feci notare
questo fenomeno, mi disse ricordarsi, che in un al-
tro Palazzo era seguita una coſa simile, e che dispia¬
cendo al Padrone tal deformità, aveva fatti mutare
gli ſtipiti. Io credo che ciò dipenda dall' aver messe
in opera esse pietre subito scavate, e non lasciate
stagionare, o prosciugare dall'umidità, che dentro
a loro era restata imprigionata sino dalla prima for¬
mazione, come congetturai a c. 111. e che la falda
filamentosa permetta alla pietra piuttosto il torcersi
ed imbarcare, che il crepare. E' di somma impor-
tanza il lasciare stagionare le pietre cavate sulla ca-
Va