VIAGGIO DA SIENA AL CASTELLETTO. 275
Viaggio da Siena al Castelletto.
Artedi 2. Marzo, contuttochè seguitasse a regna-
N.
re una furiosa Tramontana, partii di Siena, per
giugnere la sera al Castelletto. Scesi prima nella fer-
tilissima Pianura di Rosia, coltivata perlopiù a Popo¬
nare, sulle quali l'anno doppo seminano il Grano, e
abitata non molto frequentemente, a cagione dell'
aria che nell' estate non vi è perfettissima. Ella è cir-
coscritta a Tramontana dalla Collina, sulla quale è
situata Siena, e a Mezzogiorno dalla giogana della
Montagnuola, che cominciando da Tocchi, seguita
tortuosa fino a Rosia.
La Montagnuola vien cosi detta, per essere una
giogana poco alta, a distinzione della Montugna,
che si dirama dalle Alpi, verso il confine collo Sta-
to Pontificio. Ella forma una fertile, deliziosa, e
assai popolata Provincia dello Stato Senese. Acqua¬
pende da una parte in Val di Rosia, e da una nel
Pavone, e da un altra nella Mersa, e si propaga an-
che nelle Contee d'Elci. E' d'un aria molto sana
ed ha dentro di se molti popolati Castelli, tra i quali
sono più notabili Radicondoli, e Belforte. Si osser¬
vano per essa innumerabili Produzioni Naturali som¬
mamente pregiabili per la rarità, e per la bellezza.
Io non mi voglio prolungare nel registrarle, si per
non essere troppo tedioso ai Lettori, si perchè non
ho avuta la sorte di osservarle ne’ luoghi nativi. So-
lo meritano di essere distintamente nominate le se¬
guenti specie di Marmi, che notai nel Museo del
Signor Cavalier Venturi
Marmo di fondo bianco venato di livido, di cui
nella Chiesa de' PP. Serviti di Siena, se ne vedono
S 2
die¬