DI PORTO PISANO.
45
furum Civitatis Pis. usque ad Carrariam (in dialetto
Pisano antico Carraia significa strada maestra, e car¬
reggiabile di Campagna) primam, quae est ultima
Ecclesia S. Ioannis Gaitanorum, recta linea iuxta Ri¬
pam Arni — Rubr. 68. De Operario eligendo de via
S. Petri ad Gradus.
Questi savi provvedimenti per ristaurare Livorno,
e favorire l’accrescimento della di lui popolazione,
fanno ben conoscere, che egli era riguardato da' Pi-
sani per una Terra importante, e per la principal
parte del Porto Pisano. Si avverta di passaggio, che
avendo, come sopra si disse, il Re Carlo d'Angiò co'
Fiorentini, e poi doppo i Genovesi, e Lucchesi ro-
vinate tutte le fabbriche, che erano in Livorno, e
in Porto Pisano, o per comodo delle abitazioni, o
per difesa e utilità del Porto; non si trova che in-
torno a Porto Pisano si rifacessero abitazioni, a ri¬
serva di quelle de’Presidj, Doganieri ec. neppure le
Chiese, sennon forse la sola di S. Niccolò; per lo con-
trario poi Livorno, altra parte di Porto Pisano, ben
tosto fu ristaurato, ed in esso si ritirarono ab abita¬
re coloro , che prima abitavano lungo il seno del Por-
to. Anzichè Livorno, quantunque da questo tempo in
poi sia stato altre volte distrutto, o moltissimo dan-
neggiato, si è con gran facilità ristorato, e successi-
vamente dilatandosi, è giunto a quell'ampiezza che
di presente si trova. Che egli avanti al 1279. non
fosse cinto di Mura, oltre alla Rubrica di sopra ri¬
portata dello Statuto Pisano, e la facilità colla quale
fu distrutto da Carlo d’Angiò, potrebbero farcelo co-
noscere le seguenti notizie, estratte da Cartapecore
dell' Archivio della Certosa di Pisa, secondo lo Spo¬
glio fattone dal P. Ab. D. Eugenio Gamurrini, che
si conserva nell'Archivio segreto di S. M. I. Nel 1167.
l'Abate di S. Gorgonio (nell'Isola della Gorgona) com-
pra