MOFETE
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Mofete di Castelnuovo.
All' Edifizio del Vetriolo risalii nel Monte di Ca-
stelnuovo verso Brucciano, per osservare attenta¬
mente alcune insigni Mofete. Sono queste in mezzo
ad un bosco di Castagni in luogo detto le Putizze
ma sopra di esse non sono Castagni nè piante d’alcu-
na sorte, sicchè in mezzo alla boscaglia si fanno di¬
stinguere molto da lontano, in forma di due gran di-
rupi nudi sbiancati, simili a' fossati. Da vicino poi
pur troppo si conoscono per il fetore atroce di Zol¬
fo che tramandano, assai più incomodo che quello
de’ Lagoni; poichè quello de’ Lagoni da primo mi det-
te noia, ma poi entratoci dentro vi stetti senza in-
comodo, anzi mi sentiva facilitare il respiro: nelle
Putizze per lo contrario mi offese il capo e lo sto¬
maco, e mi difficultava il respiro. Il Monte è com¬
posto di filoni inclinati d'una certa Pietra arenaria,
quasi come quella della Golfolina, di color lionato, e
che ha mescolate moltissime minute scagliette di Tal-
co. Tale è in origine anche negli spiazzi delle Pu-
tizze, ma dagli aliti micidiali è ridotta sbiancata, si
fende e disfa come l'Alberese cultellina, e doppo
anche si riduce in polvere ruspa di colore di cene-
re; dal che ne segue che la faccia di questo terre-
no abbia non so che di spaventoso. Controntisi quel¬
lo che a c. 436. riferii del disfacimento delle Pietre
cagionato dall' esalazioni de' Lagoni, e si comprenderà,
che egli segue per mezzo delle parti saline sottili
e volatili, allora quando salite in alto restano sprigio¬
nate dall'acqua, e rese più caustiche; donde si può
concludere che l'acqua non solo non aiuta questo
disfacimento, ma piuttosto lo impedisce; massimamente
vedendosi che i massi dove sono bagnati dall' acqua bol-
lente, e alquanto sopra di essa, sono saldi, e solo
nell'