404 SEGUITO DEL VIAG. FINO AS MICHELE.
dre si legge nell' Istorie di Pistoia di Michelangelo
Salvi. A. 1141. Progiudicò alla fertilità di quest
anno un numero innumerabile di Farfalle piccole co¬
me Moschini, le quali nel mese di Maggio, passate
per la Valdinievole, e per la Campagna di Pistoia (do-
ve per alcuni giorni gran puzza lasciarono, per la quale
laria ed i viventi non poco patirono ) quasi fossero
una folta e gran nuvola che adombrava là terra, pre¬
sa la via di Celle, verso Lamporecchio n' andarono
Del rimanente i veri Efemeri da me descritti nella
Lettera al Sig. Bassand, furono visti in Firenze a mez-
zo Luglio 1743. al Bagno della Zecca; il di 30. Lu-
glio 1744. in gran copia sul Ponte a S. Trinita; e il
di 25. Luglio 1746. ne veddi alcuni a Settimello.
Descrizione del Bagno di S. Michele
Ceſi poi verso il Bagno di S. Michele, lungo il me.
desimo scosceso monte. Il Bagno è situato nel fon-
do d'un anguſta vallata, formata da un rovinoso Tor-
rente, detto Botro del Bagno, che ha roso e diviso
in due parti una montagna di Gabbro, sopra d'una
delle quali è situata, come dissi, la Badia di S. Mi-
thele delle Formiche; l'altra dissero chiamarsi Cisci-
lagna, ma il Menghi da Faenza 2 la chiama Mons
Sertole. Nel letto del Botro verso la parte del Mon-
te di S. Michele, è un Casotto basso, quadro di cir-
ca ſei braccia per lato, diviso in due trogoli bislun¬
ghi, murati a tenuta con uno scaglione o muriccio-
lo d'intorno. L'acqua usciva una volta di sotto ter-
ra da un pozzetto in mezzo alla vaſca, che era una
sola, cioè non divisa, come dice anche il Menghi
ma adesso scaturisce quasi bollendo da un fesso di
massi di Gabbro, che restano nell' angolo d'una di
que
(2) Inter Scriptor. de Balneis pag. 75.
(1) T. 1. a c. 77