352 OSSERVAZIONI
te d'Alabastri, de' quali si servono per fare lavorl,
e sono le seguenti.
1. Bianco nevato trasparente, di pasta uniforme
con qualche pelo: di questo sono fatte quelle belle
Urne storiate per tenervi dentro il lume, che si ve
dono in molti Palazzi di Firenze
2. Altro più saldo, del quale si servivano gli an-
tichi Volterrani per fare l'Urne cinerarie lavorate
a bassi rilievi, e appunto questa mostra è cavata da
un' Urna Etrusca.
3. Bianco trasparente diacciato, simile all'Alaba¬
stro Orientale della Colonna scannellata a spira della
stanza degl’ Idoli nella Real Gallería di Firenze, ma
di diacciatura più minuta. In questo si distingue la
falda descritta a car. 346.
4. Bianco trasparente venato, o sia con molte ri-
legature dipendenti dal combaciamento di coaguli
componenti la massa, ciascheduno de' quali è for-
mato di sfoglie concentriche a guisa dell'Agate, lo
che ci fa comprendere, che i cogoli dell'Alabastro si
sono formati da espansioni in sfera de' loro ingem¬
mamenti, e che in questa specie la materia non era
tutta di sostanza similare.
5. Altro che più propriamente si potrebbe dire
Agatato, o Occhiato, perchè mostra più manifesta-
mente le sfoglie concentriche simili all'Agata, ne
molti e piccoli cogoli de' quali è composto. Ha di
più ne' confini tra un cogolo e l'altro certe rile-
gature lineari, e combinate, le quali, salva la du-
rezza, sembrano di Cristallo.
6. 7. 8. Tre varietà d’Alabastro, che si potrebbe
dire Cotognino. Egli è un misto di trasparente a piaz-
ze, nel quale predomina un colore simile a quello
del Cotognato, e di bianco sudicio opaco, incorpo-
ra¬