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DI LIVORNO.
limento, e compariscono Lumachelle simili a quelle
che descriverò in parlando di Volterra. La supersi-
cie scoperta di questo grande strato è fatta a croste,
tutta ondosa, seminata di risalti, ed incavature a fog¬
gia di scodella, maggiori e minori, ed è similissima a
certi strati di pietra, che descriverò in parlando del¬
le Pomarancie. Oltre a' minutissimi Teſtacei intieri,
ed i frantumi d'altri che vi si trovano impietriti, vi
osservai a luogo a luogo incorporate delle Pillore di
ghiaia assai dura, e certi sgonfi globosi, in forma di
ghiare, o capelli di chiodami, di materia ferrigna as¬
sai dura, e che aveva resistito alle ondate piu della
Pietra Arenacea. Questa materia ferrigna è fatta a
suoli, e sfalda come le croste delle Pietre Etiti, ed
in alcuni luoghi si disfà in Croco ranciato o rosso;
ed ha tinta la porzione adiacente della Pietra, o a
piazze, o a vene, e dove sono queste palle, o ve-
ne ferrigne, la pietra è assai più dura che nel rima-
nente. Moltissimo è il Ferro che concorre alla for-
mazione di questi globi, e non so donde possa esse¬
re venuto. Forse il moto generale del Mare d’Orien-
te in Occidente *, ed il moto radente, hanno con-
tribuito a portare dall' Elba, ed altre Isolette del Tir-
reno fin qui il Ferro, quella Pietra Dendrite di so-
pra descritta, e la tanta Rena nera ferrigna, che si
trova a Piombino, ed a Cecina, come a suo luogo di-
rò, e può anche essere venuta da miniere di Fer-
ro, che sieno nel letto del Mare più vicine a noi
Di questo grandissimo strato quasi Orizontale una por¬
zione resta sott’ acqua anche a Mar quieto, l’altra
rasente alla spiaggia non viene coperta dal Mare, sen-
nonnchè nelle burrasche. Negli scavi e cavernet-
te di questa porzione scoperta nasce in gran copia
Limonium minus perenne, Bellidis folio, floribus
cae¬
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(1) Busson Histoire Naturelle general & particuliere pag. 439.