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LIDIO
In vicinanza de' Cavalleggieri, cioè de' Quartieri
delle Corazze, che guardano la Marina, si comincia
a scoprire uno sterminato suolo di pietra, composta
d'arena, e minutissimi rottami di Corpi Marini. Ei
si stende orizontale per gran tratto del Mare, ma non
resta coperto dall’ acqua sennonchè a Mar grosso. Nel-
lo scavo del Fosso di S. Jacopo, osservai che que sto si-
lone s'inoltra anche dentro terra, anzi ve ne sono
più d’uno. Per quello che ho potuto conoscere nel
visitare la Campagna di Livorno in quest’ anno, e nel
1744. sono restato persuaso, che tali filoni orizzon-
tali di pietre, si stendono sotto a tutto quanto il pia-
no di Livorno fino a Lantignano; e ne ho veduti al-
tri da Castiglioncello fino alla bocca della Fine. S’inol-
trano poi anche nel Mare, sebbene interrotti, ed i
loro risalti formano gli Scogli, su' quali sono fabbri¬
cati il Fanale, il Moletto, la Fortezza vecchia, le Tor-
ri antiche di Porto Pisano, ed il Marzocco; anzichè
la lunga Scogliera della Meloria, è quasi tutta forma-
ta da residui di questi stessi filoni. Questi massi sono
di grandissimo uso per le scogliere, e fabbriche di Li-
vorno, e luoghi circonvicini, perchè aggravano po-
co le fabbriche, legano benissimo con la calcina, e
si trovano in pezzi grandi, particolarmente a S. la¬
copo, e siccome sono porosi e di non grandissimo pe-
so, si trasportano con facilità per acqua. Mi asseri
il Sig. Pietro Paolo Scali, che il Sig. Tiberio suo Pa-
dre aveva tra questi massi, quando si faceva qualche
grande escavazione per le Scogliere, trovate diverse
parti d'Animali impietrite, e particolarmente un gran-
dissimo Corno di Cervo, un gran Dente, o Corno d'
Elefante che conserva nel suo ricchissimo Museo
e molti ripieni di Testacei turbinati in durezza e tra-
ſparenza simili ali' Agata. Alcuni pezzi più densi di
questa Pietra segati prendono qualche grado di pu-
limen-