Full text: Volume II (2)

NERO. 
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te, quasi che sfuggano quanto sia loro possibile 
l'aria di Mare, contuttochè ei resti loro dalla parte 
di Mezzogiorno, quando in tutti gli altri luoghi si os- 
serva, che le Piante diffondono la loro chioma più vo- 
lentieri verso il Mezzogiorno, che verso altre parti. 
Notar conviene, che Monte Nero di Livorno è 
abbondantissimo di Piante rare, e molto stimate dai 
Bottanici, anzichè egli è stato uno de’principali luo- 
ghi dove due de' ristauratori della Bottanica, Luca 
Ghini, e Luigi Anguillara, abbiano fatto le loro 
ricerche; il Micheli altresi lo ha visitato tutto a pal- 
mo a palmo in diverse stagioni. Il Mare alle di lui 
radici è profondissimo, ed il Libeccio e lo Scirocco 
vi fanno ondate spaventose. Il Padre Agostino del 
Riccio nel suo Trattato MS. delle Pietre ai Capp. 
103, e 123. dice che vi si pesca Corallo rosso buo 
no per i lavori, ma non tanto grosso quanto quello 
di Barbería. 
Finito di scendere il Monte di Valle Benedetta 
entrammo nel Piano di Livorno molto coltivato, di 
terreno simile a' Tomboli del Mare. Notai che l'Aloe 
folio in oblongum aculeum abeunte Inst. R. H. 366. 
vi prova benissimo, ed intorno ad alcune Ville ne 
veddi parecchie piante fiorite. Intorno alla fioritura 
di quest' Aloe, oltre all' Orto Farnesiano, si possono 
vedere Acta Academiae Naturae Curiosorum Anni 
1670. Obs. 90. & 91. e quello che notai nell’Appen- 
dice al Catalogo dell Orto Cesareo di Firenze del Mi¬ 
cheli a car. 108. 
Fabbrica de' Coralli. 
Junti in Livorno andammo a vedere la gran fab- 
brica de' Coralli rossi del Sig. Franco, e poi quella 
de' Signori Attias Mercanti Ebrei. La manifattura è 
Tom. II. 
mol¬
	        
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