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DI PORTO PISANO
Volterrano abitavano; ed il Porto di Vada non è di
gran comodo. Io non ho documento indubitato per
provare che i Toſcani si servissero del Porto di Li-
vorno; ma ciò non ostante lo credo per certo. Dop-
po che i Romani ebbero sottomessa al loro Impero
tutta la Toscana, non vi ha dubbio, che la parte
di essa più vicina al Mare, cioè l'Etruria Annonaria
era popolatissima e ricca, e tale si mantenne fino alla
decadenza dell' Imperio Romano. In essa vi era tra
l'altre la Repubblica, e poi doppo Colonia Pisana
splendidissima e potentissima, che avendo la sua
sede tanto vicina al Mare, non è credibile volesse
astenersi dalla navigazione, e trascurare le utilità che
le poteva arrecare il Mare. Anzi ella fece grand'
uso della navigazione, come ci assicura Strabone,
che scriveva la sua Geografía nell' anno 771. dalla
fondazione di Roma, cioè 27. dalla nostra Reden-
zione, dicendo di Pisa: Civitas ipsa foelix quon¬
dam fuisse videtur; hoc autem tempore non sane igno¬
bilis, aut obscura est propter frugum copiam, saxo¬
rum opera, navalem materiam, qua priscis annis ad
maritima utebantur discrimina: etenim inter Etru¬
scos belli gloria excellebant: irritabant eos improbi
vicini Ligures, lateri semper inhaerentes &c. Luca-
no 3 chiamò Pisa
Tyrrhena vado frangentes aequora
E da un antica Inscrizione pubblicat dal Signor
Proposto Gori * si comprende, che in Pisa era Col-
legium Fabrum Navalium station. vetustiss., ed un fa¬
moso Arsenale bisogna che fosse quello di Pisa, di
cui disse Claudiano
Qua-
(3) Phars. Lib. 2. v. 399.
(1) V. Noris Cenotaph. Pis. Chi¬
(4) Inscr. Etr. T. 2. 25
ment. de Hon. Bisel.
(5) De Belo G. dor. v. 482.
2) Geograph. L. V. Interp. Gua¬
rino. Noris Cenotaph. Pis.