ISTORIA DEL FOSSO ARNONICO.
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fare il Castello di Pontadera, e la Fossa grande, sen-
za rifarla mai più: non sono assicurato se questa Fos¬
sa grande aveva niente di comune col Fosso Arno-
nico. Supposto adunque tal corso del Fosso Arnoni-
co, è manifesto che i Pisani con sommo giudizio l
avevano scavato, per salvare dalle incursioni, e dal
guaſto de' nemici la più fertile, e più popolata par-
te della loro Pianura trall' Arno, ed il Fosso. Riusci
però loro inutile più volte questa fortificazione, poi¬
chè il Fosso fu valicato da’ loro nemici nel 1276. di
Giugno, come di sopra dissi , nel 1292.2 nel 1327.
e 1328.
Altre riflessioni sul corso antico dell' Arno.
DItornando ora doppo si lunga digressione, alla con-
siderazione dell' antico corso dell' Arno, convie-
ne esaminare una opposizione, che sembra distrugge
re questa congettura: cioè che di presente il livello
dell' Arno chiaro è più basio del letto d'Arnaccio, e
che per Arnaccio non puol’ avere un convenevole de-
clive fino al Mare , e che in conseguenza non vi po-
trebbe correre sennon quando è gonfio. Ciò è vero;
ma è altresi vero, che il declive giusto che forse vi
era una volta, si può essere in gran tratto successi¬
vo di tempo perso, ed appianato a cagione dell'im¬
mense deposizioni, e colmate fatte in quella vasta Pia-
nura dalle Torbe dell' Arno, e de’ Torrenti che scen-
dendo da Colline composte perlopiù di Tufo, e di
Mattaione, si scaricavano in questo grand’alveo, quan-
do l'Arno non regolato da ripe, si diffondeva in lar-
ghis¬
(1) V. Guidonis de Corvaria Hist. (2) Ammir. Hist. Fior. Tom. 1.
pig. 185
Pis. in Tom. XXIV. Scr. Rer.
Ital. & Fragm. Ist. Pis. Ibid. (3) Tronri 323. Ammir. T. 1.
Col. 644.
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