LUMACHELLE E PIETRE
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de, e mi riserbo a dirne il mio debole sentimento, nelle
giunte all' Istoria delle Piante Marine del Micheli, e
nella descrizione delle molte specie di Lenticolarie
che conservo nel mio Museo. Chi non ne avesse mai
vedute, può prenderne qualche idea nelle figure del
Museo Metallico dell' Aldovrandi, sotto i nomi Triti¬
cites Molibdoides pag. 170. Congeries Pedis humani
figura pag. 488. e pag. 843. Tabella 23. e dalla figu-
ra della Metallotheca Vaticana pag. 286.
In questo Monte di Parlascio si trovano tante, e
cosi belle varietà di Petrificazioni Marine, che pos¬
sono a pieno soddisfare la curiosità d'un Naturalista.
Di Pietra Lenticolare ve ne sono filoni sterminati, alti
fino in sei braccia, di varia durezza e grana, ma per-
lopiù composti di Lenticchie biancastre minutissime,
immerse dentro ad una pasta pietrosa di color sbian¬
cato. Quasi ogni filone varia nella durezza, nel co¬
lore, e nella grossezza delle Lenticchie, ma non ve
ne sono delle maggiori d’un seme di Afaca. Osserva-
te queste Lenticchie col Microscopio, manifestano una
varietà prodigiosa di minutissimi Nautili, e Corni d'Am-
mone, tra i quali facilmente si ritrovano tutti quelli,
che sono stati descritti e rappresentati dal Sig. Gio.
Bianthi, nel suo Libro De Conchis minus notis ec. e
dal Sig. Gualtieri nell' Indice de' Testacei del suo Mu-
seo; e moltissime altre specie, delle quali non si tro-
vano oggidi le compagne nel Mare. Oltre a' Nauti-
li, e Corni d'Ammone, vi si trovano moltissimi Cor-
pi lenticolari d’ugual grandezza a'Nautili, ma senza
manifesta cavità, che potesse servire d’abitazione per
un Animale. Vi sono de' minutissimi Echinodischi ap-
pena visibili coll'occhio nudo; molte Spine capillari
d'Echini; molte Conche, e molti Buccini grandi quan-
to un granello di Panico; in somma vi si trova una
varietà cosi grande di Corpi Marini, principalmente
del