IScTORI
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il Vescovado, il Capitolo di Volterra aveva date
in guardia a Benedetto Belforti Piovano di Ca-
stelfalsi il Castello di Berignone, appartenente
pleno iure alla, Mensa Episcopale, con tutte le
scritture, ed altre cose del Vescovado, che si con-
servavano in detto Castello, con patto di resti-
tuire tutto al Vescovo che succedesse in detto
Veſcoyado; ma negando il buon Pievano, e Otta-
viano suo Padre di farlo, Papa Giovanni XXII.
vi s' interpoie colla sua autorità, per fargli fare
la dovuta restituzione. Questa segui di mala vo-
glia, nella persona del Vescovo Rinuccio Allegretti.
perchè figlio del capo di una Fazione nemica di
quella dei Belforti; laonde presto si venne all
Armi tra esse Fazioni, ed il Vescovo coi suoi
partitanti fu cacciato di Volterra, e stretto d' as-
sedio dentro la Rocca di Berignone, e ne reste
quasi distrutto il Castello. Per questo attentato
fu sottoposta Volterra all' Interdetto, del quale fu
assoluta doppo l'aggiustamento seguito nel di 9.
Febbraio 1343. fra il Vescovo, e quella Repub
blica . Nel 1350. il Vescovo Filippo Belforti
diede in cuſtodia le due Fortezze del suo Vesco-
vado, cioè Berignone e Montalcinello, al Cavalier
Bocchino del Cavaliere Ottaviano Belforti suo Fra-
tello. Nel 1361. Berignone, e Monte Catini si ri-
bellarono dal Comune di Volterra, ad oggetto di
seguire la Fazione dei Belforti. Nel 1331. ai 6.
d'Agosto gli Uomini del Castello di Berignone
deliberarono di commettère al Comune di Volter-
ra la custodia del. Cassero del loro Castello, che
era stato occupato dai Familiari di Simone dei Pa-
gani da Reggio Vescovo di Volterra: ne nacque
perciò discordia tra il Vescovo, e la Comunità;
ma
(1) Cecina Not. Ist. p. 122. 125.