111
DI VOLTERRA.
sero la Villa di Cedri, spedirono questi a Pisa
Barzetto di Galgano, e Gualfredo di Cacciamon-
te, per esporre agli Anziani di quella Città
le ragioni per le quali tal Villa s’ apparteneva
al Comune di Volterra, Adempierono gli Amba¬
sciatori le loro commissioni, ma altro non si conclu¬
se , che spiegare una vicendevole prontezza, di ri-
mettere la decisione di queste differenze in un
competente Giudice . Nel 1286. il Comune di Vol-
terra fece acquisto di nuove ragioni sopra la Villa
di Cedri, da Pipino, e Dino di Saracino, e da
Neri di Paganello, e da Cino di Ranieri, tutti
Conti di Monte Cuccheri. A. 1308. a 5. Aprile
fu deliberato dai XII. Difensori di Volterra, di
fabbricarsi un Castello nel Monte della Villa di
Cedri. Nella pace fatta in Napoli nel 1317. tra
i Volterrani, i Pisani, e Lucchesi, fu dibattuto
l’articolo dal dominio di Cedri, repugnando i Sin-
dachi de' Pisani, che tal Villa dovesse restare ai
Volterrani; anzi l'anno seguente il Capitano di
Valdera predò dei Bestiami agli Uomini di Cedri*.
Non si sa bène in qual maniera Cedri, il quale
era ſtato motivo di molti e lunghi impegni fra
i Pisani, ed i Volterrani, venisse in mano dei Fio-
rentini, poichè furono da Volterra mandati nel
1360. alcuni Soldati al Castello di Cedri, con or-
dine di custodirlo pel Comune di Firenze, e fu
deliberato pagarsi 1 medesimi coi danari del Co¬
mune di Volterra 2.
A Mommialla luogo cosi detto, e vicino al
Castagno, è un pelaghetto d’acqua calda, che
scaturisce con impeto, quasi bollisse. E' buona
per i mali cutanei, ed è molto usata, particolar-
men¬
(1) Cecina Mem. Istor. di (2) Idem pag. 70. 72. 85.
Volterra.
105. 107. c 156.