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DI VOLTERRA.
avanti le Fazioni Sillane, fino a' tempi di Ottone
cioè nel corso di quasi nove Secoli, aveva perso
tre quarti perlomeno di popolazione, e conse-
guentemente di splendore, e di potenza.
Dalla descritta decadenza della Capitale, si può
congetturare la decadenza del suo Stato, o Ter-
ritorio. Oltre alle uccisioni, a’ guasti, ed agli
incendj, che vi avevano fatto le Truppe nemi-
che, la diminuzione della Capitale tirò necessa-
riamente seco la spopolazione della Campagna, ed
il non mai più coltivarsi nell’ avvenire forse tre
quarti di essa. Un altro indizio de' gravi danni
che sofferse lo Stato di Volterra, principalmente
dalle Truppe Ungare, parmi possa dedursi dal
vedere, che in quei tempi Volterra si lasciò oc-
cupare una gran porzione del suo Stato dalle Co-
munità, e da'Signori confinanti; nè potè impedi-
re, che si sottraessero dalla sua ubbidienza moiti
Castelli e Villaggi. Finalmente gran riprova dell'
orribile desolazione di Volterra sofferta dagli Un-
gari, si è il vedere, che ella di poi nel corso di
quasi 570. anni (cioè sino all' anno 1472.) ne
quali si regolò a Comune, crebbe, è vero, al-
quanto di popolazione, e si estese nel Subborgo
di S. Marco, ma contuttociò non recuperò di
gran lunga lo antico suo splendore, anzi neppure
potè uguagliare la potenza di altre Città Mediter-
ranee della Toſcana, cresciute nell' istesso tempo.
Non sofferse maggiori disastri di quelli che sof-
frissero le altre Città, si per le Pestilenze, ed al-
tre cause fisiche, si ancora per la violenza de
Nemici, e per le pazzie e malvagità de' Cittadi-
ni : nulladimeno non diventò giammai Potenza for
midabile, e più volte fu necessitata a lasciarsi so-
praffare dalle Repubbliche confinanti;
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