VALLE BENEDETTA.
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ma vorrei che questi si lasciassero stare, dove non
possono sconcertare i Fiumi; e che altrove in ve-
ce di quelli con Steccaie, si facessero i Mulini
sulle Barche, come ne veddi già uno sotto alla
Fortezza di Piſa, e come uſano nel Tevere den-Lnab
tro Roma, dove furono principiati a fare fino onn
dei tempi di Belisario, per teſtimonianza di Pro.
copio.
Da queste cime osservai, che tutta la giogana
de' Monti di Livorno è isolata, e non attacca so-
pr'a terra con altre Montagne. Ella principia a
sorger fuori delle Colline a Ponente da Colle Sal-
vietti, e cammina da Ponente verso Levante,
poi forma quasi un angolo, e si torce verso il
Mare, nel quale finisce, doppo essersi slargata,
e diramata in Monte Nero, e ne' Monti di Casti.
glioncello, e Rosignano. Ella è tutta vestita di
Jo
Macchia, a riſerva di pochi luoghi dov' è col¬
ER
tivata. L’ acquapendente verso il Mare termina
.
nella pianura di Livorno, e poi nel Mare istes-
so: l' opposta termina nella Valle della Fine, e
reſta sotterrata dall' ammasso delle Colline. Una
on
volta il Monaſtero di Valle Benedetta era stimato
d
d' aria mal ſana, perch' era in mezzo a boſchi
immensi; ma doppo che il Signor Huygens ha fat-
to gran tagliata di quei Boschi per coltivare, è
divenuto ſanissimo.
Viaggio da Valle Benedetta a Livorno, ed Osser-
vazioni fatte in Monte Nero.
A mattina del Giovedi 25. Ottobre tornam-
mo a Livorno, scendendo rasente al Mona-
stero di Valle Benedetta de' Valombrosani, fonda-
to nel 1693. Il viaggio fu per pendici formate
di