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TORIA
segni che in loro si ravviſano, e da' veſtigj che
potrebbero essere tuttora rimaſti sul luogo, mi
venisse fatto di schiarire da per me stesso questo
dubbio, se qualche volta io mi fosse trovato in
Livorno. Più favorevole occasione non poteva io
desiderare, che quella del presente viaggio; laonde
subito la mattina del Lunedi 22. Ottobre diedi
principio a questa ricerca, e presi di mira un
luogo, in cui secondo le notizie che meco ave-
va portate, cadevano gl’ indizj maggiori. Impie-
gai quasi tutta la mattina in osservarlo per terra
minutamente, e vi tornai di nuovo la mattina
del Venerdi susseguente, e il doppo pranzo del
presente Lunedi, lo volli osservare in altra fac-
cia per Mare. Da queste replicate osservazioni,
imparai a baſtanza qual' era l' antico Porto Pisa-
no, e per qual ragione egli fosse già da molti
anni stato smesso: riferii a varj amici quel tanto
che mi era riuscito scoprire, ed avendo già so-
disfatta la mia curiosità, ne aveva deposto ogni
pensiero.
Mi convenne poi, doppo alquanto tempo rian¬
dare queste osservazioni, e determinarmi a pub-
blicarle, per fare cosa grata a molti Signori Li-
vornesi, i quali con somma gentilezza gradirono
le mie fatiche; favorirono le mie ricerche, col
far fare delle escavazioni in una porzione del lido
del Porto Pisano, dove io aveva trovato le Iscri-
zioni che a suo luogo riferirò, ed altri rottami
di Monumenti antichi; e finalmente con dolce
violenza mi obbligarono a mettere in carta quel
tanto, che io sapeva intorno al Porto Pisano, ed
a Livorno. Tornai adunque a Livorno il di 16.
Gennaio 1743. e mi vi trattenni 5. giorni, per
osservare quello che era ſtato trovato nell' escava¬
zioni