STATUTI ANTICHI
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no esse Cause perlopiù verbalmente, o con pro-
duzione di scritture e testimoni, ed alcune col
Duello : le prove si facevano o coll'immersione
del Reo nell' acqua, o col portare in mano una
Verga di Ferro rovente ec.; e le pene vi sono
comminate o pecunarie, o afflittive, ma d’una
crudeltà mostruosa, anche per delitti che ora non
sarebbero tali. L’originale autentico di queste
ſtrane Leggi, si cuſtodiva nella Chiesa del Santo
Sepolero di Gerusalemme, con molte formalità
In esse Assise della Borgesia poi, vi è un' infini-
tà di cose veramente mostruose, e che fanno cono-
cere la dura condizione di quei tempi, e la pri-
ma origine di certi Usi, o Statuti in Italia aboliti
col tratto de' Secoli, o tuttavia sussistenti. Per-
duto che ebbero i Cristiani, per la loro cattiva
condotta, il Regno di Gerusalemme, queste Assise
scritte in Lingua e Carattere Gauloise, continua-
rono ad esser' osservate nel Regno di Cipro restato
in mano a Criſtiani, e poi venuto in Dominio della
Ser. Repubblica di Venezia, ed il Codice auten-
tico si conservava nel Tesoro di S. Madre Chiesa
di Nicosia. Col tratto del tempo si resero non
solamente impraticabili queste Leggi, ma anche
inintelligibili ai Governanti, e Jusdicenti manda-
tivi dalla Repubblica, ed ai Cipriotti medesimi
donde ne seguivano disordini grandi: Quindi il
Doge Andrea Gritti, nel di 2. Marzo 1531. ordi-
nò a Francesco Bragadino Luogotenente di Cipro
ed ai suoi Consiglieri, che facessero tradurre dal
Francese in Italiano le medesime Assise, e man-
dassero la Traduzione al Supremo Consiglio de' X.
per esser' approvata, e fatta stampare. Marco An-
tonio Trevisano Successore del Bragadino, deputò
nel di 22. Maggio 1531. a far questa Traduzio-
ne