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Quindi fino dall' Anno 1745. venne in pensiero
al Signor Ferdinando Morozzi, ben cognito al
Mondo Letterario per le utilissime Opere date
alla luce, di ridurre nella vera misura e situa-
zione la Carta Generale della Toscana Granduca-
le; ed a tale oggetto cominciò a raccoglière, e
copiare quante Carte particolari gli vennero a
mano, e gli è fino ad ora riuscito di averne un
numero si grande, che già formano un bellissi-
mo, e sommamente istruttivo Atlante della To-
scana, distribuito in 40. Volumi, secondo le Pro-
vincie, e i Contadi. Tra queste Carte ve ne
sono molte, state fatte con posizioni giustissime,
e con misure esattissime, anche di vaste estensio-
ni di paese, per le quali benchè sconnesse, si
può contare sul sicuro.
Con tutti questi materiali, egli cominciò a
sbozzare, e segnare la Carta Generale; e pri-
mieramente ne computò la Longitudine dall' Isola
del Ferro, e procurò di determinare la direzio-
ne dei Meridiani con grand' esattezza in più e di-
versi luoghi. Per la misura d’ un Grado di Me¬
ridiano, si è servito di quella computata dai Pa-
dri Maire e Boscovik, nella loro Carta per
Gradi Aſtronomici tramezzo di Roma e Rimini,
cioè di miglia Romane moderne 74. e passi 66.
che ragguagliano miglia 67. di Firenze, e mi-
glia 51. 1 di Siena, e Tese di Francia 56979.
Spartito adunque con esattezza il Cartone in
grande, nelle Latitudini e Longitudini, sissò
nelle vere posizioni Acquapendente, Città della
Pieve, Città di Castello, Monte Poggiuolo, Mon-
te Battaglia, e Rocca Corneda, seguitando l’osser-
vazione dei suddetti Padri; Loiano secondo l'os-
servazione di Gio. Domenico Cassini; Firenze
secon¬