CHIESA
334
ti. E' volta a Ponente, ed è assai grande, d'una
sola navata, con una traversa, che la rende di figu-
ra di T. Nell' Architrave della porta è scritto con
caratteri non Gotici, ma anteriori a questi, di cat-
tiva formazione.
K. (cioè il Comune, o la Comunità) de Lupeta
ornavit h. opus pro eterna vita Mamiliane sacer
pro nostris ora peccatis
Dentro non è intonacata, ma le pietre sono tan-
to bene squadrate e commesse, che riesce assai pu-
lita. All' altezza di poco più d'un uomo, si vedo-
no nelle pareti certe buche quadre assai grandi
che non so a qual' uso servissero. In faccia è ur
solo Altare senza tribuna, e vi è stato moderna-
mente posto un Quadro. Verso la Sagrestía, e nel
la parte opposta ancora, si vedono i residui di pit-
ture a fresco, rappresentanti alcuni Santi, dentro
a Tabernacoli d'Architettura Gotica, simili ad al¬
cune che si vedono tutt' ora in S. Croce, e S. Ma-
ria Novellæ di Firenze; ed intorno alla Chiesa è un
muricciuolo, o panca. La facciata di dietro è stac-
cata, per vizio de' sondamenti, dal rimanente della
fabbrica, pende verso il piano, e tra non molto
rovinerà. A mano sinistra della facciata, in alto
è una pietra, in cui sono rappresentate a basso ri-
lievo, ma di cattivissimo lavoro, tre figure uma-
ne: un simil bassorilievo è ancora dentro la Chiesa,
in alto nella parte sinistra. lo non credo che signi-
fichino cosa alcuna, perchè sono poste in luoghi
incongrui, ma le crederei piuttosto un aborto del-
la rozza Scoltura di quei tempi, come sono anco-
ra certe teste Umane, e di Toro, e certi Elefan-
ti, e Mascheroni fatti tanto male, che non si può
far peggio, e che si vedono in molte Chiese del
Secolo XI. e XII, cioè nelle Pievi di Vico Pisano,
e di