DI PARLASCIO.
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no ad ora fatto tutti quanti i paesani presi in¬
sieme . Gran vergogna certo è la nostra, che
Rinieri Solenandro, Gabbriel Falloppio, Ulisse Aldo-
vrando, Andrea Baccio, Paolo Boccone, Niccolò Ste-
none, Antunio Vallisnieri, Gio. Giacomo Scheuchzero,
Crist. Gabr. Fischer, ed i Signori Joannon de S.
Laurent, Rinaldo Angerstein, Aless. Funk, Gio.
Strange, e molti altri studiosi Forestieri, abbiano
apprezzato, raccolto, e descritto i Fossili della
Toſcana, e noi siamo forestieri nella Patria! Mag
gior vergogna per noi, ma però gloria per la
Toscana sarà, quando il Signore Strange, restitui-
tosi alla Patria, avrà comodo di distendere, e pub-
blicare le osser vazioni Litologiche da esso fatte con
somma esattezza in Toſcana, come mi ha dato
ſperanza di fare. Soprattutto egli supplirà alle man-
canze mie; ed in proposito delle Colline di Valdel-
sa, Valdevola, e Valdera, egli metterà in vista
tutto ciò che vi è di notabile, si per la struttura di
esse Colline, si ancora per l’immensa varietà dei
Corpi Marini, che vi si trovano, giacchè ha vi-
sitato a palmo a palmo in diverse stagioni questi
luoghi, e molti altri. Quando io godei ultimamen-
te della sua conversazione in Pisa, egli ave-
va già spedita in Inghilterra tutta la sua ricchissi¬
ma raccolta di Cose Naturali fatta in Toscana, ed
i suoi Odeporici ancora, sicchè non potei profittar-
ne; si compiacque per altro di notare in fretta, e
dirmi alcune poche cose, in proposito dell' Istoria
delle Piante Marine del Micheli, e dei miei Viag-
gi, delle quali mi glorierò di farne uso. Qui a-
dunque copierò il seguente articolo di sua Lettera,
in data di Pisa 24. Marzo 1764., che gioverà per
l'illuſtrazione del Monte di Parlascio. Ella si sov-
verra (scrive il Signor Strange) che le dissi, che la
co¬