Oratorio d' Orsanmichele.
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colo, e ne porta l'esempio di San Gregorio, in auer fatto leuar di
Roma molte Statue antiche, acciò la deuozione de' pellegrini, non
venisse superata dalla ſouerchia curiosità in rimirarne la bellezza.
C'è stato chi à creduto, che da questa Immagine chiamata da tut-
ti la Madonna d' Orsanmichele, abbin le donne principali di Firen-
ze, preso a dirsi madonne, e per diminuzione Monne, o Mone,
che cosi chiama il Boccaccio vna Gentildonna de' Pulci, e simil¬
mente il Varchi, la moglie di Iacopo Saluiati, oggi Duchi di Giu-
liano, Dama la più degna, e la più venerabile che mai, dice egli,
per verun tempo, in alcuna Città si trouasse; del qual titolo si con-
tentauano allora le più cospicue Donne d'Italia, aggiugne il Cini,
annouerando fra esse la madre del Gran Duca Cosimo Primo, Maria
Saluiati, e molti altri esempi se ne potrebbono addurre.
Eraſi preſa dalla Repubblica per Auuocata speciale la Madonna
d'Orsanmichele a voce di tutto'l popolo, conuocato in Piazza ne’13.
d'Agosto nel 1365. al suono della Campana grossa, com' era solito
farsi in rutte le resoluzioni graui, cagionò da li in poi vna gran de¬
uozione, e insiememente rispetto grandissimo verso dell Oratorio
nelli Statuali Vomini di gouerno, de quali nessuno, attestano i ricor-
di que' tempi, vi si sarebbe accostato con liuida coscienza, per far¬
ui giuramento, priuato, o solennne, secondo il costume indot¬
tosi in essi Statuali, giurare su quell'Altare venerabile, di rettamen-
te amministrare le cose della Repubblica, tenendosi per certo, se
la 'ntenzione loro non fosse stata sincera, che li si sarebbero veduti
subito que' gran gastighi, che seguiuano in altri luoghi, e partico-
larmente in Turone al dir di S. Gregorio Turonense, nel giurarsi il
falso sull' Altare, pur d' vna Madonna venerabile.
Da questa gran reuerenza, accompagnata da questo timore, ne
segui vn'or dine, e su che ad ogni Cittadino statuale s'aspettasse man-
dare in Orsanmichele vn drappellone, o targa, se era stato Vomo
d'arme, solamente però a quelli della Maggiore; perchè essendo lo
scopo principale di tal' offerta, offerire per lo buon gouerno della
Repubblica, baſtaua, che solamente i principali facessero quella e¬
sterna, e pubblica dimostrazione a nome di tutti; per esser verissi¬
mo, ogni azione buona, che si faccia da'Capi, e Gouernatori degli
Stati, veduta da gl'inferiori sudditi, seruir loro d'ottimo esempio,
Ed a questo fine retto dalla pietà, che più desiderar non si poteua
in questo luogo, s'intendeua questa solamente l'Offerta ciuile, di
quante a capo d'Anno se ne facessero; si conuerti non ostante in al¬
trettanta an biziene, solleuati i Cittadini della minore, pretenso-
ri anch' essi di quella onoreuolezza, a segno tale, che conuenne al-
la Repubblica decretare, che ciò fosse in arbitrio di tutti, insospet¬
tita