Parte Terza del Prino Lib.
Sirene addormentare i passeggieri col canto, in quella guisa, che le
Meretrici inducono con la dolcezza del ragionare, la giouentù alla
vanità de' loro amori; raccontando il P. Sacchino Gesuita, come in
vn' Isola dell India detta Manaria, l'Anno 1560. se ne pescassero se-
dici a vna tirata di rete, sette maschi, e noue semine, ed il P. San-
pieri pur Gesuito, ce lo conferma in vna pescata nel 1642. nel Mare
accoſto all' Iſola di Malta. Il Pesce, ch era stato solito portarsi già
in Firenze, da' Laghi di Bientina e di Fucecchio, e da ogn’ altro
luogo propinquo, si vendeua appiè del Ponte Vecchio, al prezzo
fermato dalla Grascia, all vianza d'oggi, doue di presente son le
Botteghe nuoue degl' Archibusieri, quando 'l gouerno rimoderatosi
dal Granduca Cosimo I. intento ad ogni atto che alla Città apportar
potelle maggior decoro, lo trasferi in Mercato Vecchio, sotto vna
Loggia assai più ciuile, ornata di varie sorti di Pesci, scolpiti in cer-
ti tondi di pietra nel fregio, che l'additano a prima giunta per lo Fo¬
ro piscario, destinato a quella vendita, con questo Epitaisio in fronte.
TORVM PISCARIVMQ VSO ADIVC TEMTORIETS
OVADRAGESIMALIEVS AD PONTEM VETEREM TREQVENIABATYR
NVNC ILLVSTRISS. ET EXCELIENTISS. MAGNVS COSMVS MED.
FLOR. ET SENAR. DVX II. ET FRANCISCVS BIVS FILIVS PRINCEPS
OPT. VT HIC CONTINVO PISCES VENDANTVR MVLTO MAIORI
SVMPIV AC MAGNIFICENTIA QVAM ANTEA ILLIC EXTRVCTVM
FVERAT AEDIFICANDVM CVR.
MDLXVIII.
Il Pesce d' Arno, seruiua alla Mensa della Signoria, e pe'l Pro-
consolo vna volta l'Anno, per la dignità che sosteneua sopt' a Giu-
dici e Notai e perchè i Pescatori eran tenuti a sarlo senza premio,
nacque'l proverbio, pescar pe'l Proconsolo, cioè, durar fatica per
impouerire. Si dice anche per prouerbio, gl'è vn pesce fuor dell
acqua, o non sa se e carne o pesce, d'vn che non sappia che far di sè,
o d' vn che non sa quelchè si sia.
Se foſte accaouto ne' tempi antichi, vendersi a' Pollaiuoli o Trec-
coni di questo Mercato, alcuno Sparuiere, Falone, Astcre, o Ter-
zuolo, eran tenuti fari bandire per renderli a di chi fossero. Le¬
Quaglie non vi si poteuono contrattare se non ne' Mesi d'Agosto, di
Settembre e Ottobre. Queste ed altre cose vtili, ordinate da Vo-
mim sauissimi, si procurò di tenerle forti con intimorit ne la Pibe,
so lita per difetto di ragiore a trasgre dirle, quando il gastigo, che¬
non è atto atterrirla da lontano, non se le mostra d'appresso, colte-
n del continuo ſu quella Piazza, la fur e inarberata da vna parte, e
d. li altra la baſe d'vna Colonna assai ben alta, per esporui i ma fattori
con ſcherno congiunto alla pena, alla quale son condannati dalla
Giusti¬