Parte Terza del Primo Lib.
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montani, che è done si stacca la voce di Calimara francesca, per lo
traffico abbondeuolmente passato con quella Nazione, e con altre an-
cora assai ben nell'antico, talmente che, i Mercanti, ne qualiera
modo di negoniar con sede, su dichiarato dallo Statuto, non potes-
sero vender panno, se non alta Canna di Calimara. E benche non
abbia il Burchiello, Pocta oggi calebrato dalla fama delle sue rime-
burlesche, che far nulla coll ragionamento, che corre à fauor de
Mercanti, lo toccheremo non ostante cosi di passo, per esser egli sta¬
to Barbiere in Calimara l'Anno 1432. nel quale si matricola sotto no¬
me di Domenico di Giouanni vocato Burchiello, del Popolo di 3
Maria Nouelia, il che non seppe Antonfrancesco Doni, comenta¬
tore delle sue Opere citate dalla Crusca, bastandogli solamente il so¬
pranome noto per tatto, non lo ricerco cosi per la minuta, come¬
parena si conuenisse, per non esser men requisito alla celebrazione
dell'opere lodate, la qualita dell' Autore, etiandio ne Personaggi
a altissimo affare, divenuti grandi da vn vil principio, acciò lo
splendore che termina nel fine, maggiormente risplenda,
Torniamo alla Chiesa, la quale, secondo il Villani, venne collo-
cata nel merzo della Citta, a guisa di quella di Roma, in que' primi
tempi; ma dipo i amphata, il centro della circonferenta si riconob-
be, per detto del medesimo in Calimara, li dalla Porta dell' Arte
della Lana, che v'e per segno vna pietra come vn passatoio; osser-
vato anche da Niccolò detto il Tribolo e da Benuenuto dalla Volpaia,
due eleuatissimi ingegni de lor tempi, nella pianta che e' fecero di Fi-
renze per Cleniente VII che se la tenne in Camera fin che visse, dice
il Varchi; onde se questo è vero, ed anche che Firenze torni nel mezzo
cella Toſcana, come anno crecuto alcuni, sarebbesi trouato il punto
alla linea di si gran circonferenza, salua l'eccezione che ne vien data, se
vera sosse.
L'Vniuersita de Linajuoli, vna delle 14. minori, risiede sulla,
Piarza di S. Andrea, con vn Frontespizio che serne per Architraue
della Porta, seminato di Gigli e d' vn rastrello di sette denti, vsa-
to in que'tempi, ne' quali la protezione della gran Casa d'Angiò, mi-
litava apprò loro e ſimilmente quella della Chiesa; di cui v'è scolpi-
ta l'Arme delle Chiaui, e quelle della Repubblica. Questa ha
per Protetrore [come anno tutre l'Arti di FirenzeJ San Marco,
colla ſtesa in pre ſa del Leone alato e Libro aperto, portato da' Vene-
ziani,
MERCATO