Parte Terza del Primo Lib.
perti a piramide, o a padiglione, n' e bbiamo scrittura che ne parla
assai ben nell'antico, de ltenersi osseruato questo costume ito in disuetu
dine, talmente che reſta in arbitrio di tutti qnelchè s' era osseruato
per legge. Nel restante, della dignità de titoli ottenuti, non ne
porta segno più di quelchè se n' è dimostrata ne' discorsi antecedenti
alle tte Chiese di Mercato Vecchio, nessuna delle quali, non è suor
di ragione il credere, sia stata mai consagrata colSagro Crisma, so¬
lennemente per le mani de' Vescoui alle Croci affisse ne' muri, non-
perchè il rlto del consagrar le Chiese non sia antico, calato dal Vec-
chio nel nuouo Teſtamento, tramandato dagl'Apostoli a' successori
delle Chiese tant Orientali, che Occidentali, e dagl' vni, e dagl' al-
tri ritenuto di comun consenso, ma ben si, perchè vna tanta solen-
nita, ſoſtenuta dagl' antichi Padri fuor di modo, non si coſtumd
sarla se non nelle Basiliche, nelle Cattedrali, o luoghi insigni; l' au¬
uerti il Lotterio nel Lib. de Re benefic. ed altri apportandone esemplo
nella fatta da S. Siluestro, per onor della celebre Basilica Lateranen
se, che su la prima, che si consagrasse, cessate le persecuzioni, e con
esse il timore de Cristiani ritenutisi in ciò, per non lasciare in caso di
fuga, al vilipendio degl' infedeli, Chiese consagrite, se si parla del-
le pubbliche, e solenni fatte da' Vescoui, diferentemente dalle pri-
uate, con certe cerimonie mosaiche, e dalle tratte dall' Apostolica
istituzione. E qui s' auuerta in oltre (e serua per tutto, doue tal
materia conuenisse toccare) la diferenza che passa fra queste Chiese
non consagrate e le consagrate, è che in quelle, che son tali si ri-
chiede la persona del Vescouo, principale in tntto l' Ordine Ecclesia¬
ſtico alla conciliazione in caso di polluzione, effusion di sangue,
d'altro accidente: doue nella non consagrata vn semplice Sacerdote
è sufficiente con l'Acqua esorcizata, non potendo ne meno nascere
dificultà in questi luoghi non consagrati, se gl' Altari sieno o non sie¬
no ſtati eretti con licenza del Vescouo, restando in tal caso in arbi-
trio de' Rettori e Preti, secon do Bartolommeo Fumi nella sua Som
ma Aurea.
Fra le molte Famiglie di primo Cerchio Consolari, delle quali fu
memoria in questa Chiesa, vna era quella degl'Amieri, in persona di
M. Foglia Cavaliere, del quale ancor oggi, per il grado sostenuto
di primato, a' quanti ne fiorissero in quella Casa, si veggono scol-
pite alle mensole nelle fineſtre del suo Palazzo situato li presso, certe
foglie di fico alludenti al suo nome, celebre fra' primi graduati
de' suoi tempi, descendente da Amiero di Cosa, nominato ancora
egli ne' rogiti di Ser Federigo da Capraia, per l'atto conuenuto in
quel Palazzo, conuocatoui il Consigho generale sotto Guido da Co¬
reggia, Capitan di parte Guelfa l' Anno 1278. Era stato questo
poſseduto