Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

Santa Maria del Fiore 
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PETRO CORSINIO FLORENTIAE EPIS. ET CARD. AMPLIS¬ 
SIMO OBFAMILIAE NOBILITATEM ET ESIMIAS ANIMI SVI 
DOTESHAEC VRBS OPT. DE SE MERITO SEP. HOC P. C. 
Allato alla Porta che segue, è in vna nicchia il Ritratto in marmo di 
Marsilio Ficino Canonico Fiorentino, scolpito da Francesco Ferrucci 
da Fieſole, meſsoui per decreto pubblico a fin che la memoria non s' os¬ 
curasse d' vn' Vomo, che era sempre per vie più illustrare, e render cele- 
bre il nome della Patria ne' futuri tempi; essendo che egli fù il primo de' 
Filosofi latini, che tradusse, dice il Sansouino, trentasei libri dell'alta 
Filo ſofia di Platone de quali solamente sono in luce i Comentarj sopra 
i tre libri dell'Anima. Il fauor preſtatogli da Coſimo de' Medici da 
Piero suo figliuolo, ed anco da Lorenzo il magnifico, che l'vno, e l'al- 
tro fù vero Mecenate d'ogn'animo grande, generò in lui, ed in vn suo 
figliuolo, ch'ebbe nome Ficino, affetto cosi reuerente verso di quella 
Illuſtriſsima Caſa, che eſso Ficino ſi riduſſe a laſciar la Teſta ſotto la 
mannaia, per auer detto bene de Medici, quando nel trenta difende- 
uansi dal Popolo contro di loro gl'interessi della propia libertà, rigo¬ 
re, dice il Segni, vſato verso di coloro, ch'auessero detto pur vna paro¬ 
la in disfauore di quel gouerno Popolare. Grand'argumento della sti¬ 
ma, che fece il Giouio di Marsilio Ficino, mentre nell'Elogio fattogli, 
e da esso registrato nel primo libro degli Vomini Illustri in lettere, di¬ 
ce, fosse la morte sua, che segui nel 1499. vn fiero augurio delle nostre 
future angoſcie; essendo che in quell'iſteſso giorno che mori paſſarono, 
dice egli, di questa vita due chiariſsimi lumi d'Italia, egli, e Paol Vi¬ 
telli General de' Fiorentini, in tempo, che il Rè Lodouico già in sù l'Alpi 
furiosamente se ne veniua verso Firenze. L'Orazione funebre in lode 
sua, sece Marcello Adriani Segretario della Repubblica. Todato dal 
Landini, che viſſe ne' suoi tempi, non la ſeiò d'alzarne il nome con 
chiamarlo dottiſsimo ſo pra tutti i Platonici dell'età sua. Ne ſcriſse la 
Vita exprosesso M. Pier Caponsacchi Filosofo Aretino, da noi veduta 
negli spogli di Marian Cecchi, in cui notasi egli esser nato nel 1433. di 
Maestro Ficino Medico, e d'Alessandra da Monteuarchi, originato, 
secondo Don Siluano Razzi nella vita del Varchi, da Figline, e chei 
primi suoi Studi di Filosofia, fosiero sotto la disciplina di Niccolò Ti¬ 
gnoſo da Fuligno, pubblico Lettore dello Studio di Firenze, allora fa¬ 
moſa Vniuersità. Riferiſce Martin del Rio Gieſuita, ſu le relazioni del 
Baronio, che morto Marsilio, apparisse a Michel Mercati studente an¬ 
cor'egli ſù la medesima Filosofia Platonica, e li dicesse Michele son vere 
quelle cose, che noi diceuamo dell'immortalità dell'Anima; cosa, che 
dilatatasi in que' tempi, dette che pensare, e reflettere alle relassate co- 
scienze,
	        
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