S. Maria Maggiore.
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que il detto d' Antonio Stefano Cartari, nel trattato dell' Arme
gentilizie, ultimamente messo in luce, con aperta dimostrazione
del suo raro ingegno, che disse, quello essere vn modo de accop-
piar l'Armi de parentadi [praticato comunementeJ che mostra,
in vno stesso tempo, l'vnione della fede maritale, e la superiori-
ta del Consorte. Nelle nicchie laterali, le Statue di marmo, son
delle prime sculture del Caccini, e nella volta, i fatti di,SZano-
bi dipinti a fresco, del Poccetti.
5 Cappella di que del Beccuto: Vi si legge memoria di Deo
sepolto nel 1384 col titolo di Nobile, che auendo lo stesso signi¬
ficato di Cattano e Barone, douuto a' Signori di libera jurisdi¬
zione, la Repubblica di Firenze, che pretendeua tutta l'autorità
el Dominio ristretto in lei, non lo daua, se non a' Caualieri,
e Dottori, in virtù de lor Priuilegi onorifici e personali, o a
Cittadini, nell'atto del seder di magistrato, accompagnato colla
parola potens- Vir, come quelli, che intendendosi vestiti del po-
tere e dell aut orità della medesima Repubblica, finito l' vfizio,
cessaua anche in loro l vno e l' altro titolo: solamente quegli,
che moriuano in carica, lo poteuan ritenere, per vna certa mag-
gior reuerenza d'esser morti col manto in dosso di quello eccelso
dominio. La parola Nobile, per regola generale, quando ella
si legge nelle Sepolture, sarà sempre indizio di carica attualmen-
te sostenuta fin alla morte, in quei tale, a cui ella si riferisce:
e per altro il titolo comune negli Statuali, era di Civis, di Spe-
Rabilis, o d' Onorabilis, ouer d' Onesto o di Magnifico; il pri¬
mo in riguardo dell' abilità al gouerno, e gl' altri (parte de
quali s erano anche yſati da' Romani) riguardavano l' azzioni,
e le virtù p opie de' Cittadini.
6 Altar maggiore de Cappelli. L'Arme loro è vna di quelle,
chiamate dagl' Araldi, parlanti per due versi, cioè, per alludere
al Casato, ed al nome di Cappello padre di Brunetto, ed auo-
lo di Barone sepolto quiui onoratamente, sotto vn lastrone di
marmo. Il Borghini muoue la quistione, se l'Armi parlanti si
deuon dire deriuate dal Cognome, o pure il Cogrome deriuato
dall' Arme, e decide, quando hon c' è notizia in contrario,
essersi introdotti l'vno e l' altra nello stesso tempo, In questo ca¬
ſo però, benchè, il nome di Cappello cada molto nell' antico, ci
parue di poterlo creder deriuato dall' Arme, pigliato forse a con¬
templazione della dignità Cardinalizia, riceuto che ella l'ebbe da
Innocenzio IV: nel 1245. Nello Scudo si veggono aggiunti i Gi-
gli della Francia, riportati da Filippo Cappelli, spedito dalla
Repubblica Ambaſciatore a quella Corona. L' vltimo di questa
Famiglia