Studio Fiorentino
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mini grand sedenti sull morato solo de Magistrati, s' intese bene e
ccon sorza, and ta che quel comune su per spiegar gran volo e aprirsi
gran campo alla dilatazin dello Stato, ebbero prenura ui fauorit
de Lettere, e lo Studio di tur parbamo, che sesse generale, vniforme
all'Vniuersita famose di Pauia, Padoua, e di Bologna in Italia, d¬
Parigi & Salamatca in Eulopa, per! Dottori da conduruisi de più
valoroſi: ejcio riehiedeuaſi mo to piu, replicauono, atteſa la
singularità, ch ebbero 1 Toscan antichi helle lettere, nelle quali auan¬
zatisi, non ſu nazione al Mondo the gſi laperaſle, ſoliti i Romani,
al dir di Valerio Mals. mandar ui i lor fis huol als acquisto delle scien¬
zie atte al gouerno di quella lor grandissima Monarchia.
Ma come è solito in vno Stato di Reproblica, reltare tal volta la
ragione superata e vinta dall' incapaeita, che preuale negl Vomini
di poco talente, si sospese la essecu sone d'vn Decreto ottenutosi in
Consiglio nel 1320 che diteua Elgantur poctores in iure Canonico &
Ciuili, in Medicina, & in alijs, scientis fficiales ottles ud Studium gene-
rale, &c. Etendo che ast uni Cittadini per tema d'eller superati da
dotti, fossero d'openione, che vna profonda dottrina auerebbe più
tosto portato disutile, che » tilita a gl'interessi della Repubblica, per
quel sumo di sur erbia solita gererarsi ne letterati, malamente loffe¬
rendo l'openioni, benche buore, de men diciplinati, portaua disu¬
nione e necessita d'anontanarre i più dotti, come sa Dante esihato
dalla Patria, che disse, ame onendo se a tutti gl'altri, se 10 vo cha¬
ſta, ſe io sto chi va, ma t Nomini che aueuan veramente giudizio,
si marauighauano della doolezza di coloro in vn fatto di tanta chia¬
rezza, essendo che il proio e lvalor della Repubblica allora si sareb¬
be mantenuto sicuro, -teriuon quelli, e lontano da ogni contamina¬
zione, ogni volta ,emando che si fosie porto l'orecchio alle perso¬
ne ſapienti, raccon ndate le graui reloluzioni al lor parere e non a
gl'indiciblinati e cor di studio, ne quali non è ragione graue che
preualga al giud io de sauj; ne meno a Forestieri, ne quali non mi¬
lita con sorza vzelo d'aiutare e difendere la Patria, quando ella ve¬
niſse serrata ra vn' vrgente necessita, come egli muoue e spigne i pro¬
pi Cittadiu: cost s'era pouerhata, retta, e alzata la Grecia per lo
valore à dotti, & i Cretenst allora vennero dalla medesima lodati,
inteso ne si su le Leggi loro tendere all' aumento delle scienzie, da in-
trodiris tutte nella Citta, come potentissima sorgente della vera seli¬
cita vmana, riconosciutasi ancora per motiuo della Legge Imperia¬
le nello 'mporre a carico d'ogni regnante l' vso delle Scuole e Luoghi
distudio; perchè ſe in tutte le azioni vmane grandissima è la pote¬
sta della fortuna, quella però è maggiore, che si difonde e passa uelle
cose de pendenti dalla dortrina, senza la quale, soggiugne uon quelli¬