Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

Studio Fiorentino 
381. 
mini grand sedenti sull morato solo de Magistrati, s' intese bene e 
ccon sorza, and ta che quel comune su per spiegar gran volo e aprirsi 
gran campo alla dilatazin dello Stato, ebbero prenura ui fauorit 
de Lettere, e lo Studio di tur parbamo, che sesse generale, vniforme 
all'Vniuersita famose di Pauia, Padoua, e di Bologna in Italia, d¬ 
Parigi & Salamatca in Eulopa, per! Dottori da conduruisi de più 
valoroſi: ejcio riehiedeuaſi mo to piu, replicauono, atteſa la 
singularità, ch ebbero 1 Toscan antichi helle lettere, nelle quali auan¬ 
zatisi, non ſu nazione al Mondo the gſi laperaſle, ſoliti i Romani, 
al dir di Valerio Mals. mandar ui i lor fis huol als acquisto delle scien¬ 
zie atte al gouerno di quella lor grandissima Monarchia. 
Ma come è solito in vno Stato di Reproblica, reltare tal volta la 
ragione superata e vinta dall' incapaeita, che preuale negl Vomini 
di poco talente, si sospese la essecu sone d'vn Decreto ottenutosi in 
Consiglio nel 1320 che diteua Elgantur poctores in iure Canonico & 
Ciuili, in Medicina, & in alijs, scientis fficiales ottles ud Studium gene- 
rale, &c. Etendo che ast uni Cittadini per tema d'eller superati da 
dotti, fossero d'openione, che vna profonda dottrina auerebbe più 
tosto portato disutile, che » tilita a gl'interessi della Repubblica, per 
quel sumo di sur erbia solita gererarsi ne letterati, malamente loffe¬ 
rendo l'openioni, benche buore, de men diciplinati, portaua disu¬ 
nione e necessita d'anontanarre i più dotti, come sa Dante esihato 
dalla Patria, che disse, ame onendo se a tutti gl'altri, se 10 vo cha¬ 
ſta, ſe io sto chi va, ma t Nomini che aueuan veramente giudizio, 
si marauighauano della doolezza di coloro in vn fatto di tanta chia¬ 
rezza, essendo che il proio e lvalor della Repubblica allora si sareb¬ 
be mantenuto sicuro, -teriuon quelli, e lontano da ogni contamina¬ 
zione, ogni volta ,emando che si fosie porto l'orecchio alle perso¬ 
ne ſapienti, raccon ndate le graui reloluzioni al lor parere e non a 
gl'indiciblinati e cor di studio, ne quali non è ragione graue che 
preualga al giud io de sauj; ne meno a Forestieri, ne quali non mi¬ 
lita con sorza vzelo d'aiutare e difendere la Patria, quando ella ve¬ 
niſse serrata ra vn' vrgente necessita, come egli muoue e spigne i pro¬ 
pi Cittadiu: cost s'era pouerhata, retta, e alzata la Grecia per lo 
valore à dotti, & i Cretenst allora vennero dalla medesima lodati, 
inteso ne si su le Leggi loro tendere all' aumento delle scienzie, da in- 
trodiris tutte nella Citta, come potentissima sorgente della vera seli¬ 
cita vmana, riconosciutasi ancora per motiuo della Legge Imperia¬ 
le nello 'mporre a carico d'ogni regnante l' vso delle Scuole e Luoghi 
distudio; perchè ſe in tutte le azioni vmane grandissima è la pote¬ 
sta della fortuna, quella però è maggiore, che si difonde e passa uelle 
cose de pendenti dalla dortrina, senza la quale, soggiugne uon quelli¬
	        
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