Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

Conuento 
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ella si scopre e mostra; di sorte che, par quasi che la gente in eccesso 
di deuozione, non mai tanta però che basti al merito ed alla gran- 
dezza della Santissima Vergine, abbia bisogno de ll'auuiso del Sacro 
Concilio di Trento, che dice a pro posito dell Immagini, in ijs non 
credatur in esse aliqua Diuinitas, vel virtus, propter quam sint co¬ 
landae, sed quoniam honos qui eis exibetur refertur ad proiotijpa, quae 
illæe representant &c. On de giustamente trar se ne può questa con- 
sequenza, che se 'l Popolo bene instrutto in questo non erra, qual 
sia la veemenza del suo spirito, che lo 'nduce a darne in verso di 
quella SS. Figura, vn cosi ardente e viuissimo affetto di venerazio- 
ne: soppresi in vn subito al susurrio di tanta voce etiandio quegli 
che non son cosi facili a commuouersi nè con lagrime nè con so- 
ſpiri, inteneritisi alla vista di quel venerabilissi no Volto. 
Sù la medesima ragione si permettono anche maggior quantità 
di lumi alle Immagini de Santi, di quelchè si faccia a gli Altari del 
Santissimo Sacramento, a cui si richiede la principale venerazione, 
come de fatto si vede cinquanta Lampane alla Cappella della Non- 
ziata, e a quella del Santissimo assai meno: perchè, se bene l'onore 
si fà a' Santi, in questo o in altro modo che si faccia, il tutto però si 
riferisce a Dio principio d'ogni nostro bene, vnico oggetto e ter- 
mine d'ogni venerazione. Aremmo potuto qui fare vn lungo ca- 
talogo di quegli, che s' indussero a lasciarui Lampane accese di di e 
di notte, e fra essi cospicuo sù Pier de' Medici figliuolo di Cosimo 
Pater Patriæ, fatta che e' v' ebbe la Cappella ornata di grosse Co- 
lonne di marmo accannellate corintie e d'altri intagli ricchi all' Ar- 
me ed all impresa sua del Diamante, tutto co 'l disegno del Miche 
lozzo: ve ne lasciò 30. benissimo lauorate di cesello, ed altrettante 
Gio. Rè di Portogallo, liberato che si vedde da eminente pericolo di 
guerra. Offerte tutte ricchissime degne veramente dell'animo gran¬ 
de di personaggi ta li: furono due volte distrutte, vna l'Anno 1418. 
per soccorso di que' Frati, che vennero rifatte dipoi assai più ricche 
da Papa Martino; e l' altra nel 1529. per l'assedio di Firenze con 
rammarico di molti, alcuni portati da zelo di religione, altri da 
genio o inclinazione naturale di biasimar sempte le resoluzioni di chi 
gouerna con maturità di giudizio, oltre all' essere vn'atto d'inreue- 
renza, condannato dalle Leggi, e molti per essersene a questo conto 
puniti seueramente, si dette non ostante questo caso, che vn di que¬ 
sti tali chiamato Ruberto Bonsi più ardito che zelante, stato de 
Priori due anni auanti, cupido di farsi capo di cosa che gli auesse 
potuto apportar nome d'Vomo grandemente affezionato a gl'in- 
teressi della Repubblica: comparso auanti alla Signoria, ne sece 
vn solennissimo rammarico, mescolandoui certe parole ardite e 
pic¬
	        
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