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di San Matteo.
conseruano in S. Maria del Fiore nella Cappella della Croce, estratte
da Gio. Batista de' Serui, chiamato in que ricordo, il Venerabile
Vomo. V'è sepolto Anibale Bentiuogli da Bologna Arciuescouo di
Tebe, che sù Nunzio al Granduca Ferdinando II. e carissimo a Fran-
cesco Capponi Spedalingo, dal quale, morto nel 1663. gli fù asse-
gnato quiui luo go di sepoltura con Epitasfio dipinto su l muro,
assai elegantemente disteso a prò di quella Casa Bentiuoglio, per vn
taſto grato che ne tocca, dell' essere ella stata già Signora di Bologna.
E questo Spedale sotto la iurisdizione laicale, libera dell' Arte
del Cambio, vna delle sette maggiori istituite nell' antico al sostegno
della Repubblica, alla quale tornando sotto l'immediata protezio-
ne, ed oggi del Principato, non ostano in questo le parole del Fon-
datore, ne il ius di ragion Canonica, alla quale egli il sottopose,
nè anche che se ne facesse da'Consoli solennita di Contratto nel 1389
auanti a Bartolommeo Vescouo di Firenze, mediante l' aspettarsi a
Principi per natura le cose appartenenti in generale a' Sudditi laici;
onde da questa forza tirata la Repubblica, Eugenio IV. nell' assol-
uerlo l'Anno 1443. dall' aggrauio comune, a cui son' obbligati e
sottopoſti tutti i luoghi Ecclefiastici pagare alla Santa Sede, ebbe a
dire si facesse special menzione di derogare a questo priuilegio con¬
cesso allo Spedale e Consoli del Cambio, ed il motiuo fù, che se
bene quel Pontefice contracambiò sempre volentieri l' affetto mo¬
ſtratogli da' Fiorentini, in questo però, trattandosi di cosa gelosa
in detrimento di Cassa Papale, parue tenace; onde tentato ch eb-
be M. Paolo Santafede Commissario Apostolico d' aggrauarlo, se
ne sece vn reclamo grandissimo con autorità in M. Luca degli Albizzi
Oratore a Roma, acciò lo difendesse con dire, lo scandol sarebbe
stato grandissimo e l'esemplo pessimo, mentre le rendite lasciate
da' Secolari a quel pio e religioso fine, si fossero conuertite a prò di
cosa tanto lontana dall' intenzione loro; affare importante sù questo,
che per torne ogni pretensione, si procurò lo confermasse Giulio II.
per Bolla del 1503. che toccasse in specie questo punto d'immunità,
aggrauato sulle parole de' priuilegij quiui già conceduti da'suoi ante-
cessori Pontefici: in ordine a che l'elezione dello Spedalingo s' aspet-
tasse a' predetti Consoli di persona non ammogliata, che portasse
Toga o Mantello bigio talare, che l'additasse, disse il Fondatore, per
lo Spedalingo di S. Matteo, con autori tà che s'estendesse solamente
nella direzione attuale del gouerno, e l'amministrazione a' Consoli;
i quali a tal' effetto vi douessero interuenire alla visita quattro volte
l'Anno, cioè, ad ogni mutazione di Seggio di tre mesi in tre mesi,
a fin che tolta l'independenza, si venisse a tagliar la strada a' disordini
in Spedalinghi inauuertenti, o vero che auessero posposta la retta co
scienza