Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

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di San Matteo 
In coſa dir volle l'orudito Poliziano, che fortemente stringendoci con 
la Virtù all' acquisto della Celeste Patria, ne percquotono il senso le pa¬ 
role di 8. Paolo Caritas fraternitatis maneat in vobis, & Hospitalitatem 
nolite obliuisci. Sembrerà verissimo a chi ben riduce la potenza della 
considerazione all'atto, sù l'euidenza dimostrante, ridursi alla fine, in 
breue ſpazio, o in vn pugno di Cenere ben trita, P'Oſsa di coloro maſ¬ 
sime, che cercaron l'acquisto dell'Oro, sotto le stentate Carte della 
Mercatura, a' seguaci della quale resti impresso, preghiamo il Signore, 
vn reſpice finem. Ottantatrè Anni doppo la morte di questo pietoso 
Cittadino, sù messo quiui il Corpo suo traslatato ne’19. Gennaio del 
1472. dalla Chiesa delle Monache di S. Niccolò, accompagnato da se- 
dici Gentiluomini con drappelloni, da tutto il Clero, e Frati di più 
Religioni, dall'Arte del Cambio, con il Vescouo di Cetharca Suffraga- 
neo dell'Arciuescouo di Firenze, il qual cantò la Messa interposta dal¬ 
l'Orazione del P. Antonio Schiattesi Domenicano, spiegata in lode di 
esso Fondatore; questo dimostra quanto sien variati gl'vsi di que 
tempi, a' noſtri, oggi non si permettendo dalla Chiesa, traslazione, ne 
disumar Corpi con solennita, se non que'de' Santi, e Beati: ossequio, 
del qual furon tenacissimi gl'Antichi, per vn certo) sfogo reuerente, 
verso di chi cosi benemerito del Pubblico, dauasegli titolo di Venera- 
bil' Vomo? 2 
Il Vasari v'annouera vn S. Antonio Abbate, ed vn S. Cosimo, e vn 
S. Damiano, per delle prime pitture di Paol Vecello; e similmente 
alcune figure di Lorenzo di Credi, ed anche cinque Storie a fresco assai 
ben grandi, della Passione di Cristo. Gran cosa, che della Caritd or- 
dinataui dal Fondatore, la descendenza del fratello suo, s'auesse alla fi- 
ne à ridurre a termine d'auerne di bisogno, essendoui morto, circa al- 
d'Anno 1560. Barone di Giouanni Balducci, non l'vltimo però di quel- 
la nobil Famiglia, della quale alcuni ne viuon oggi in Monopoli Città 
del Regno di Napoli, riconoscemmo dall' Albero suo stato fatto da vn 
Antiquario de'nostri tempi, ed anche esso Barone per nipote di Pier 
Balducci allora Caualier di Rodi, oggi direbbesi di Malta. 
Chi si riduce a morire in questo luogo, acquista vn' Idulgenza con¬ 
cedutaui in articulo mortis, da Eugenio IV. che s'estende anche a bene¬ 
fizio degli Spedalinghi, e Seruenti, con plenaria facultà d'assoluergli, 
aggiunse Giulio II. da' casi riseruati alla Santa Sede. 
Le Pitture a fresco nelle lunette del Cortile, son di man del Poccetti, 
fatteui a fin d'eccitar desiderio di gratitudine, douutosi a'Benefattori 
de'Luoghi pij; vedendouisi giù per ordine de'tempi, ritratti al natu- 
rale tutti quelli, che lasciarono allo Spedale, vestiti, le Donne con abi- 
ti lugubri, graui, e da Matrona, e gl'Vomini a quel tempo di Repubbli¬ 
ca, con Lucchi, o Toghe roſse alla ciuile; e ne' peducci delle volte in 
nicchie
	        
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