Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

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Asino, o ver Palazzo fabbricato dal Gran Duca Francesco, cir- 
ca all'Anno 1570. mostrando, che si fosse indotto a ciò, da 
quell' affezione dolce, e comune alle cose propie, che tanto 
violentano, e portan calore all'animo nostro, essendo che egli 
intendesse congiugnerne la fabbrica al Giardino antico de Medici, fatto 
dal Magnifico Lorenzo, per diporto, e suago dalle cose graui della 
Repubblica, menzionato dal Vasari con parole larghissime, si com¬ 
prende che' fosse ornato d'vna ragunata, e scelta di cose rare, cioè di 
Statue, Pitture, Cammei, e d'altre singularità di mano de' migliori 
Maeſtri, che mai fuſsero ſtati, disse egli, in Italia, per ricetto, o scuola, 
come su veramente, d'ogni persona di bell' ingegno,e massime de'No- 
bili protetti da lui, vero Mecenate, come persone in cui è sempre più 
forte, e viua la disposizione alle cose magnanime, e di spirito, che non 
è nelle Genti basse, triuiali, e vili. 
Tornò adunque la fabbrica di questo Palazzo, vnita a quel Giardi- 
no, il quale situato in sù la cantonata, che dalla Piazza di S. Marco suol- 
ta in via di S. Gallo, chiamata con l'antico vocabolo, Cafaggio, in su 
l'angolo della quale, resta ancor oggi per segno l'Arme de'Medici; si 
slungò, e disteſe verso la tramontana, doue bisognò per darle luogo 
leuar di li la Compagnia di S. Marco, che vi s'era cominciata a ragu- 
nare, vscita che ella fù dal Conuento di S. Marco nel 1506. e trasferir- 
la nella Via di S. Gallo, oue lè di presente. Venne ripartito l'Edifizio 
da Bernardo Bontalenti Architetto fra moderni, di quel nome che o¬ 
gn' vn sà, in tre ordini d'appartamenti corrispondenti i principali al¬ 
le finestre della facciata esteriore, che ricorre in sù la strada, ornate di 
conci di pietra bigia, con frontespizj angolari diuisi in quelle da basso, 
e a porzion di circolo, con alcune gran nicchie, festoni, e maschere alle 
mensole, che ne reggono i dauanzali, le quali cinque per banda met- 
ton’ in mezzo la Porta con arco a mezzo tondo, che à in frònte l'Arme 
de'Medici coperta per specialità d'vna Ciarpa,o Manto alla Reale, che 
quando non vi fosse Corona, e che l'Arme già nota non si riconoscesse 
per de'Medici regnanti, quell'abbigliamento di Manto sarebbe suffi- 
ciente a dirlo a chi non sapesse douersi a' Principi veramente, e alle 
Famiglie di prima ſtirpe, e come nell' antico a nessun veniua permesso 
portarlo su' lrigore di legge di Carlo Mag. che intese forse di destingner 
con vn segno esteriore apparente la nobiltà Romana, dalla Longobar¬ 
da, da lui parimente separata , e destinta da costituzioni , e leggi segui- 
tate di poi da altri Imperadori, ch'ebbero stimolo di portar' in alto la 
reuerenza, e il decoro douuto massime a chi giugne per fauore del Cie- 
lo a grado di dominante. Gli appartamenti interiori rispondon sur 
vn 
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