Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

Sede dell' 
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cose Ecclesiastiche, Hi, qui cum in Ecclesia insigne Beneficium contule- 
runt, veluti Templum haedificarunt, aut magno aliquo prouentu illam locu¬ 
plectarunt. Gli chiamò tali anche Ricordano nel cap. 34. il Landi¬ 
no nel Comento, & il Vescouo Agnolo degli Acciaiuoli, massime di¬ 
scussata la qualità di questa lor Preminenza, e come se n' aggrauasse 
realmente il punto di ragione, a parte rei, cioè, sopra d'vn'insigne 
Benefizio prestato a quel Vescouado, sentenziò contro a' suoi propri 
Canonaci in vna coſa tritiſsima, che pareua loro douersi de iure co¬ 
muni, alla quale non era Legge che gli ostasse, toccando a Canonaci a 
metter in Sedia il Veſcouo, e non a Secolari Visdomini, a fauor de 
quali fu la sentenza, auualorata, e distesa per rogo di Ser Gialdo dal 
Borgo a S. Lorenzo nel 1351. Alche andaua congiunta la stima gran- 
de, che ne fecero i Pontefici, i quali, quasi che considerassero douer¬ 
ſi da' medeſimi Viſdomini, ſtaccare il compiacersi dell'e lezioni de Ve¬ 
scoui, portato da vn'antichissima consuetudine, il dargliene parte, lo 
sece Gregorio IX. per lettera data in Laterano nel quarto del suo Pon¬ 
tificato, della quale nè copia ben'antica in Casa i Cortigiani, ed ap¬ 
presso di noi, in cur dicesi dilectis Filijs Vicedominis, & Guardianis, Pa¬ 
cronis Flor. Episcopatus, &c. stante l'elezione fatta del Vescouo Ardin¬ 
go. In oltre conside rabile è, l'essersi mantenuti in questo Dominio da 
miniſtrazione libe ra per tanti Secoli, senz oſtacolo, nè de Canoni, o 
diſposizioni de Concilij Eucomenici, e massime quel di Leone, sotto 
Gregorio X. nel 1274. che fortemente battendo questo punto, disse, 
Nullus de caetero administrationem Dignitatis sub Oeconomatus, vel procu¬ 
rati onis no mine, aut alio quesito colore in Spiritualibus, vel Temporalibus 
se inmiscere praesumat. Il che confermò il Concilio Tridentino, riser¬ 
uandone la Potestà, e il Dominio, indotto per ragion di Padronato, so¬ 
lamente ne' Principi, ne quali si presume vn gran benefizio prestato 
alla Chieſa. L'adduſse per esempio di coſa coſpicua, e singolare, Gu¬ 
glie lmo Durando, famoso Iurisconsulto, con dire, non auer veduta, 
nè sentita in altro luogo perfistere, che in Firenze, vn'autorira cosi 
libera, non ſottopoſta alla riuisione de conti, tanto nelle Sedi vacan¬ 
ti, che non vacanti ; e Dante che potena dir molto di quelta Casa, co¬ 
me discesa da quel primo Lignaggio, dal quale le Famiglie pigliaro¬ 
no il vero luſtro di Nobilta, aſsai, e con grandezza gli parue 
roccarla, quando con parose tendenti a questo fine, disse, nel XVI¬ 
del Paradiso 
Cosi facen li Padri di coloro. 
Che sempre, che la vostra Chiesa vaca, 
Si fanno grassi stando a Concistoro. 
Oggi tutta questa preminenza si ristrigne in Michel Cortigiani, Pro¬ 
poſto d'Empoli , e in Antonio, figliuoli di Ruberto di Michele, viti¬ 
mi
	        
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