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Arciuescouado.
che è il proprio per l'amministrazione libera, sopra a quella Ecclesia-
stica Mensa; e per tali considerati dal Lexicon iuris leagonsi, Vicedo¬
mini qui Demini vice res ipsis administrant, o ver secondo l'esposizione¬
de Canoni Oeconomus, qui ex Clericorum numero Episcopatum admini¬
strat; nell'isteslo nodo, che porta parimente la voce ne' Secolari Vice-
comes, per l'Vfizio, e carica di soprantendere a gli affari della Jurisdi¬
zione de' Conti. Il Baronio gli chiamò Difensori dati alle Chiese, ne
tempi, ne quali non assodatasi la Religione, era necessario, chi alle
cose di quella assistendo, le difendesse dagli Eretici, e barbare Nazioni.
Il modo, e la formula da tenersi negl' eleggergli la prescriue S. Grego¬
rio nell'Epist. 2. del Lib. I. Vicedominum enim constituimus, cuius arbitrio E¬
piscopatum commiss.m.us disponendum. Il Sigonio, sotto l'Anno 785. an
no ue ra que due Legatr, che mando A driano 1. al Concilio di Costan-
tinopoli, fattagliene iltanza da Irene, che vno su Petrum Picedominum
Ecclesia; si che il tutto moſtra (ynito aile Costituzioui di Carlo Ma¬
gno, in cui parimente fassi menzione de Vicedomini) l'Vfizio del Vi¬
cedominato, essersi introde tto nella Chie sa vniuersale molt anticamen¬
te. Qui in Firenze, secondo il B rehino, auanti al Mille, fu nelle Per¬
sone Eeclesiastiche tamquam Dignitas ad elezione del Capitolo, por¬
tandone per eſemplo vn Giouanni Canonico, coſtituito nel primo
luoso de ppo l'Arcidiacono, che nel 967. cadente ne tempi del Vesco¬
uo Rainbaldo, e del primo Ottone, si ſottoscriie ad vn Iſtrumento di
donazione; e doppo il Mille, che la passasse, soggiugne, ne Secolari,
per vedersi allora Vic domino vn Dauizo, ctedutolo Capo, e Stipi¬
ae della Famiglia de Viſdomini, antichissima, e del primo Sanzue,
da quello, stante l' Vfizio, ſi dicessero tutti i suoi Deſcendenti di tal
Caſato; il che è falso, essendo impossibile per molte ragioni, che sia
tale, su bene vn Descendente da quegli Antichi Visdomini di Firenze,
de quali trouasi memoria fin d'ottocent' Anni la; sotto quel me desimo
Casatò, e Cognome, e in possesso d'amministrare con assoluto Domi¬
nio, gli affari del Vescouado, talmente che, l'openione costante e
che non ne ſie no ſtati semplici Difensori, ma Fondatori, e per conse¬
guenza Padroni, cosi apertamente chiamati in tutte le Scritture par¬
janti di loto in quell'interesse, ed in ispecie in fronte del Bullettone,
elegantemente leggesi cosi In Chrifti Nomine, Amen. Sit ad conserua-
tionem, & lavdem & gloriam totius Domus, & Progeniarum illorum No¬
bilium de Viee dominis, Tosinghis, & Alioctis, Guardianorum, Custodum,
Patronorum & Defersorum Episcopatus Floreutini, vacante Sede, & non¬
vacante, & Dignitatum, Consuetudinum, Iurium, & Praeminentiarum ea¬
rumdem, & dictae corum Domus, & Progeniarum. Molto piui per consi¬
derarsi la forza di quest'articolo; corroberato anche per disposizione
delle Leggi, intendendo Lexicon juris, sotto la voce Padroni nelle
cose